PER I GIOVANI DEL SUD TRE ANNI IN PIÙ DI LAVORO PER ARRIVARE ALLA PENSIONE

Nelle more della manovra del popolo c’è una porcata vergognosa. Le aziende che assumono giovani nelle regioni del Mezzogiorno non pagheranno per tre anni i contributi all’INPS, che poi naturalmente lamenterà i suoi deficit quando si parla di abbassare l’età della pensione. Ma oltre questo furto contributivo legalizzato, copiato pari pari dal Jobsact di Renzi, il governo gialloverde ci aggiunge un misfatto tutto suo. I giovani neo assunti per tre anni lavoreranno senza maturare la contribuzione pensionistica. A differenza che nel passato, ove lo stato in questi casi almeno riconosceva la contribuzione figurativa e cioè il lavoro fatto valeva comunque per la pensione, qui non si matura nulla. È lavoro nero di stato, che peserà quando quei giovani non saranno più tali e arriveranno all’età in cui si spera di andare in pensione.. e scopriranno che dovranno lavorare tre anni in più del dovuto.Se pensiamo che si tratta di giovani del sud, ove mettere assieme tutti i contributi necessari per la pensione é un terno al lotto, ci rendiamo conto della stupidità e della ferocia del provvedimento.Evidentemente Di Maio quella manina malvagia responsabile di tante vergogne nelle leggi che egli stesso approva.. quella manina Di Maio ce l’ha proprio nel cervello..Grazie a Viola Carofalo che ha segnalato questa sconcezza.