ROMA, GLI ULTRAS CONTRO PALLOTTA: “SOCIETÀ DI BUGIARDI ED INCAPACI”

ROMA, GLI ULTRAS CONTRO PALLOTTA: “SOCIETÀ DI BUGIARDI ED INCAPACI”

Tra la Curva Sud e James Pallotta si è aperta una frattura irreparabile. Passare dalla semifinale di Champions contro il Liverpool a vari scivoloni stagionali con squadre al di sotto del valore della Roma, vedi Bologna, Spal o il Plzen nella coppa Uefa, ai tifosi non è piaciuto affatto. Il numero uno dei giallorossi è ritenuto il primo responsabile della fallimentare stagione, portando la squadra a dover ricominciare da capo tutto quel poco di buono fatto finora in questi anni. Arrivato ad ottenere la carica di presidente nel lontano 2012, il patron giallorosso si è presentato con le migliori ambizioni: “Entro 5 anni lo scudetto”, non rispettando l’aspettativa e incapace di mantere la promessa fatta. Di contestazioni in passato nei confronti suoi e della società ce ne sono già state, come quella legata alla richiesta d’introduzione delle telecamere nello stadio per individuare i tifosi violenti, o anche quella legata a dei suoi commenti in occasione di Roma-Napoli e dei striscioni emersi in curva Sud con particolari riferimenti al tifo partenopeo. La situazione sempre tesa tra pubblico e società non si è mai placata, anzi proprio in queste settimane sembrerebbe vivere un nuovo capitolo e un punto di non ritorno. I motivi? Bisognerebbe ritornare indietro di qualche mese per poter tracciare un filo rosso da seguire, precisamente a fine Agosto. Come ogni anno la Roma vede perdere almeno un paio dei suoi giocatori chiave e anche quest’anno, senza problemi di bilancio, ha portato la società con l’avallo del presidente a privarsi di tre pilastri della passata stagione: Alisson, Nainggolan e Strootman. Mossa che ha rimesso sulla piazza forte scetticismo nella gestione americana oltre che al fatto di aver portato i primi dissensi stagionali. Proseguendo poi dai tanti commenti ironici rilasciati alla stampa dallo stesso presidente come ultimamente è successo in riferimento alla contestazione dei tifosi presenti nella trasferta di Plzen: “Cosa sarebbe una stagione senza questo?”. Fino ad arrivare poi agli scarsi risultati che la squadra ha inanellato fino a questo momento: 24 punti in 16 partite. Tutto ciò è sfociato tra i supporter giallorossi in una presa di posizione netta. Nella notte di sabato, vigilia di Roma-Genoa, in tutta la città sono comparsi degli striscioni che recitavano “Pallotta vattene”, portando la curva Sud, con un comunicato stampa, a chiedere rispetto e dedizione per i colori capitolini. “Non possiamo più sopportare questo modus operandi e bugie dannose da chi dovrebbe essere trasparente verso i propri tifosi. Non vogliamo vittorie ma chiarezza e rispetto. Società di bugiardi patentati ed incapaci”. Il dissenso è arrivato anche all’Olimpico ieri sera. Per i primi 10 minuti della gara, la curva ha lasciato le prime dieci file vuote non incitando la squadra in segno di protesta. Solo dall’11° sono tornate le bandiere e i cori a popolare la tanto rinomata gradinata Sud. L’unica cosa sicura è che alla fine ieri sera la Roma ha vinto in rimonta per 3-2 contro il Genoa mettendo a tacere i fischi e le proteste, almeno per il momento, e prendendo una boccata di ossigeno che serviva.