CRESCE IL NUMERO DI AUTO IN ITALIA. E ANCHE IL NUMERO DI MORTI PER INQUINAMENTO
 
        Al contrario, il rapporto, condotto con ilPatrocinio del ministero dell’Ambiente, denuncia che continua ad aumentare (+0,8%) il tasso di motorizzazione delle principali 50 città italiane, attestandosi a un 59,3%. Eravamo e continuiamo a essere tra i paesi europei con più auto per abitanti, con cifre paragonabili solo agli Stati Uniti (dove però le distanze giustificano maggiormente la tendenza). Rispetto a una media europea di 587 veicoli in uso ogni mille abitanti, infatti, noi ci attestavamo a 707 auto circolanti già nel 2016 (dati Acea). Questo in un periodo in cui, dopo Francia, Olanda e Norvegia, anche il Regno Unito si appresta a bandire auto e furgoni diesel e benzina dal 2040, e Oslo sarà tra pochi mesi (gennaio 2019) la prima grande città occidentale del tutto priva di auto. Da noi, gli unici dati positivi arrivano daParma, che si conferma la città più “eco-mobile” d’Italia, grazie a unmobility managerche ha garantito nel tempo ottimi servizi disharing mobility, una buona dotazione di servizi ditrasporto pubblicoe uno dei parchi circolanti più ricchi di veicoli a basso impatto. Parma è anche una delle prime città italiane ad aver approvato ilPiano Urbano della Mobilità Sostenibilee a incoraggiare nei fatti veicoli a zero impatto come la bicicletta. Milano si classifica al secondo posto, solo grazie alla buona rete di mezzi pubblici, Venezia al terzo e Brescia al quarto, seguita da Padova e Torino. Completano le prime dieci posizioni Bologna, Verona e Modena. Cagliari, al settimo posto, è l’unica città del sud nella “top ten”. Roma, a conferma del suo declino, perde posizioni e si attesta soltanto al 23esimo posto. In fondo alla classifica Catanzaro, poco più su Potenza e Campobasso. Mentre aumenta il numero generale delle auto, lieve nota positiva è che aumenta anche il numero di veicoli a basso impatto, soprattuttoGpl, che raggiungono complessivamente il 9,46% del parco nazionale circolante, e quelliibridiedelettriciche aumentano del 45%… CONTINUA SU:
