LA FIORENTINA FA IL COLPACCIO A SAN SIRO: 0-1
Martedì scorso avviandosi, abbracciati, verso le rispettive panchine Pippo Inzaghi e Gennaro Gattuso si erano detti: “Ma chi ce l’ha fatto fare??”. Poi il combinato disposto di data e orario della partita, nebbia e gelo, voglia dei giocatori prossima alla zero, aveva reso Bologna-Milan una delle cose più tristi visibili su uno schermo televisivo. Superata forse solo dall’annuale spettacolo di fine anno su Raiuno (ma di stretta misura). E dunque il “barometro facciale” di Gattuso nelle interviste post gara già segnava tempesta. Poi in settimana il presidente Scaroni ha sentito la necessità di ricordare pubblicamente al suo allenatore che il piazzamento Champions è obbligatorio, cosa che tendenzialmente il buon Rino dovrebbe avere abbastanza presente anche senza questi post-it sparati sui giornali… ecco tutto questo per dire che mentre scriviamo ancora Gattuso non è arrivato in sala stampa, ma nel caso poi abbia morso un giornalista, o inveito contro le autorità religiose ed ecclesiastiche, diciamo che noi non ne saremmo minimamente sorpresi. Questo perché il Milan oggi non solo non ha vinto, come chiedeva la dirigenza, ma ha addirittura perso in casa dalla Fiorentina. Uno 0-1 che potrebbe pesare come un macigno sul futuro rossonero, ma forse potrebbe essere anche (come dicevamo nell’articolo post Fiorentina-Empoli) una “pietruzza preziosa” per il campionato della viola, ed aprire qualche scenario insperato. Risultato che è arrivato al termine di una partita oggettivamente bruttissima: giocata tra una squadra slegata, il Milan, anche per le voragini che si ritrovava a centrocampo per via di squalifiche ed infortuni, e la Fiorentina sempre prudente al limite del pauroso. Il primo tempo così ha finito per ricordare certi Gran Premi di Formula uno: un coadiuvante del sonno. D’altra parte quando si affrontano due squadre che già da un po’ di tempo giocano male, e che sono preoccupatissime del risultato che ti vuoi aspettare? O succede qualcosa nei primi minuti o se no il copione è prevedibilissimo. E deludente. Oggi l’episodio casuale non c’è stato e il primo tempo è stato un inno alla noia: il Milan, come si diceva senza centrocampo e con un mezzo Higuain davanti, ha provato a fare la partita ma più “per contratto”, in quanto squadra di casa e favorita dei boookmaker, che per reale convinzione, e facendo capire chiaramente di crederci il giusto. La Fiorentina da parte sua se ne stava allineata e coperta attendendo gli eventi, confidando nella difesa come al solito solidissima, ma dovendo fare i conti con la giornataccia di Chiesa e la solita fumosità di Simeone. Totale: un tiro in porta complessivo. Pericoloso (salvataggio di Milenkovic nei pressi della linea di porta), ma davvero poca roba. Nel secondo tempo le cose sono proseguite sulla stessa falsariga. Tran tran a basso contenuto emozionale e viale alberato che portava al pareggio sembrava. Eh già sembrava: perché ad un certo punto Chiesa (Federico) ha preso le sembianze del padre (Enrico) e si è bevuto in un colpo l’avversario che aveva davanti come fosse uno “shottino”, e poi ha sparato un meraviglioso destro con leggero effetto come appunto faceva, con la maglia viola ed in quello stadio, papà. Festa grande tra i tifosi viola e incazzatura poca consona al periodo per quelli rossoneri. Stato d’animo che si è ulteriormente accentuato al fischio finale, visto che da lì in poi il Milan ha reagito poco e male. Trovando solo un colpo di testa casuale di Rodriguez ben parato da Lafont. Rodriguez che è stata l’unica nota positiva nell’undici rossonero: per il resto encefalogramma piattissimo. Nella Fiorentina invece, pur in una partita onestamente non indimenticabile, hanno fatto un figurone i centrocampisti (in particolare Veretout), anche se era facile vista l’opposizione, e tutta la difesa con i galloni di migliore in campo per un Milenkovic semplicemente perfetto in ogni fase di gioco. Pensierino finale per uno che oggi non ha giocato: Riccardo Montolivo. Quando era a Firenze divideva il pubblico in due fazioni ben distinte: chi non lo sopportava per l’atteggiamento in campo, e chi non lo sopportava e basta. Pare che anche a Milano ci sia qualcuno, seduto in panchina, che la pensa allo stesso modo, visto che non ha toccato il campo neanche oggi dove i rossoneri avevano una situazione complessiva tipo “ritirata di Russia”. Tornano così alla mente certi tweet della di lui fidanzata showgirl (nonché fiorentina) dove meleggiava i suoi concittadini quando esso partì verso i, presunti, fasti milanesi. “Sic transit gloria mundi”, ricordatevelo sempre compagne dei giocatori prima di mettere mano allo smartphone…
