IRLANDA: ATTENTATO A LONDONDERRY. RIPRENDERA’ LA LOTTA ARMATA SENZA UNA SOLUZIONE AL BACKSTOP ?

IRLANDA: ATTENTATO A LONDONDERRY. RIPRENDERA’ LA LOTTA ARMATA SENZA UNA SOLUZIONE AL BACKSTOP ?

Attentato a Londonderry. Morti sfiorate per pochi minuti. Le autorità nordirlandesi fanno riferimento a modalità che ricordano quelle dell’Ira, le formazioni armate indipendentiste cattoliche protagoniste, nello scorso millennio, di episodi da guerra civile. Una cosa è certa: il clima si sta surriscaldando. Ha qualcosa a che fare tutto ciò con la Brexit? Probabile, anche se la spiegazione del nesso non è così semplice, tanto meno ci si può arrivare facilmente facendo riferimento alla maggior parte dei servizi dei media. Finora infatti si è dato spazio ad altro: Brexit hard, Brexit soft, nuove elezioni, nuovo referendum, no deal. La vertenza dei confini tra Regno Unito e Repubblica d’Irlanda, che vorrebbe poi dire il confine tra la suddetta Repubblica e la parte nordirlandese del Regno Unito, difficilmente può essere capita facendo riferimento solo a questa terminologia. Tra l’altro il partito nordirlandese che sostiene la May parrebbe non disdegnare una Brexit soft. Come mai allora viene proprio da loro una proposta di linea dura che critica pesantemente i cedimenti della May a Bruxelles? Sta tutto in una parola, in grado di suggerirci cosa di quell’accordo sia intollerabile per Belfast. E magari di spiegarci pure che di lì occorra partire per trovare le origini di un surriscaldamento degli animi che non si sa fino a dove possa arrivare. La parola in questione suona Backstop, letteralmente indica un arresto, ma un arresto di che cosa? Più precisamente sarebbe come dire “Lasciamo le cose come stanno”. Entrando nel merito significa che, nell’attesa che si raggiunga un accordo più generale, vista la delicatezza delle questioni in ballo, la situazione di confine tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, PROVVISORIAMENTE, non vada modificata. Alias, tutto funzionerebbe cose se la Brexit non fosse avvenuta. E’ qui che possono originarsi i peggiori conflitti e che potrebbero riprendere corpo quelle tensioni che a suo tempo provocarono la guerra civile. La componente nerdirlandese unionista, che è oggi al governo con la May ha una reazione intransigente, temendo che la provvisorietà possa durare all’infinito. Quindi, mentre il resto dei britannici farebbe quadrato attorno a Londra, gli isolani di parte britannica rischierebbero di passare da una situazione no border alla sottomissione a Dublino. Pur di evitarlo sono disposti ad una lotta all’ultimo sangue, tanto che la May, recentemente, si è dedicata soprattutto a loro, senza però riuscire a convincerli. Per contro, la componente cattolica e indipendentista dei nordirlandesi, visto l’innalzarsi dei toni, si sente sempre più minacciata e guarda a Dublino in cerca di protezione. Passo dopo passo le distanze tra le due componenti, già una volta in guerra tra loro, aumentano vertiginosamente. E alla fine del possibile strappo c’è chi preannuncia la possibilità di un nuovo tintinnare di sciabole. Tanti piccoli dettagli difficili da spiegare. Ma dietro di essi l’enorme incognita di una ripresa della lotta armata di cui il recente attentato rappresenterebbe solo un piccolo antipasto.