CARA ROMA MIA, ATALANTA E LAZIO DIMOSTRANO CHE NON È QUESTIONE DI CAMPIONI

CARA ROMA MIA, ATALANTA E LAZIO DIMOSTRANO CHE NON È QUESTIONE DI CAMPIONI

Che poi a ripensacce no?… l’Atalanta e la Lazio… sì, la Lazio, me tocca prenderla ad esempio (segnatevela questa amici miei cari laziali prima de rompe li cocomeri in futuro eh… ), l’Atalanta e la Lazio dimostrano che i miliardi in campo non fanno né gioco, né vittoria, né superiorità a prescindere, per Spirito Santo. È la convinzione, il lavoro, ma soprattutto la convinzione, il come si scende in campo, e se hai un gioco da proporre, meglio se di squadra e non di singoli (ma noi manco questi al momento c’avemo), che ti fa vincere. E vorrei far presente che se si vuole parlare di brand nel mondo, di utili, di stadi, di azienda, di progetto, per crescere economicamente meglio sarebbe vincere. Vincere porta guadagno, non certo perdere. Cominciamo pure a chiudere la porta dell’uscita quando accade di trovarsi un campioncino in squadra. Se il problema è il fair play, nessuno dice che bisogna per forza andare a comprare i parametri zero sparsi per il mondo. Sai quanti giovani leoni stanno in serie B, o forse in serie C o D? L’importante sarebbe rivedere un carattere, una voglia, una passione per questa maglia, poi credo che le vittorie arriverebbero da sole, ma almeno non vedremmo signori in visita, in giro per il campo, come a Firenze. E temo, e dico temo perché Di Francesco a me piace, che oggi però pure l’allenatore sia indifendibile. Ha sbagliato troppo pure lui… Amen e forza Roma sempre.