IN ITALIA E’ SPARITA LA VERGOGNA

IN ITALIA E’ SPARITA LA VERGOGNA

Per sottolineare la lunga e irreparabile crisi italiana si parla molto di pil e di debito pubblico e mai di svalutazione. Non di denaro, emesso dalla Banca europea, ma delle varie categorie precipitate come birilli al bowling. Inizialmente, a perdere considerazione, da Tangentopoli in poi, sono stati i politici. Seguiti a ruota dai giornalisti sempre meno somiglianti all’ Humphrey Bogart dell’Ultima minaccia. Quindi, con il G7 di Genova, e con l’affaire Cucchi( vittima di selvagge e insensate percosse e poi insabbiato da carabinieri infedeli) anche le forze dell’ordine hanno perso il loro appeal. Adesso sta toccando ad alcuni magistrati, il corpo che pareva l’ultimo baluardo di garanzia sulla tenuta del Paese. Ecco, mi chiedo ogni giorno: invece di litigare su piccole beghe di Palazzo e di rievocare invano quel galantuomo di Berlinguer, quando si inizierà a puntare i riflettori sul vero cancro che sta uccidendo la nostra civiltà: l’assenza di qualsiasi pudore, che è ormai molti gradini più in basso della corruzione ?Diceva bene Davigo: il vero guaio è che nessuno si vergogna più.