A PROPOSITO DI ‘FACEBOOK LIBRA’

A PROPOSITO DI ‘FACEBOOK LIBRA’

Le stablecoin più diffuse, per il loro minor rischio, sono le «asset-backed». Per aumentare la popolarità di “Facebook Libra” si è pensato di agganciarla ad unpaniere di monete reali come il dollaro e l’euro. Cosa ci guadagna Zuckerberg ? La base utenti della piattaforma supera i 2 miliardi di persone a livello globale, un pubblico molto vasto di potenziali clienti di una «F-Bank». Peraltro, parte significativa di questi individui risiede in Paesi in cui le istituzioni finanziarie tradizionali non sono abbastanza affidabili e le commissioni sui pagamenti esorbitanti. Se Facebook riuscirà a convincere ogni iscritto ad aprire un «portafoglio» digitale, con costi di trasferimento e di gestione minimi, avrà già raggiunto la metà del suo obiettivo. Facebook non è da sola. Libra si è già assicurata il supporto di giganti come Visa, PayPal e, nell’industria dei viaggi e turismo, Uber e Booking; tutti disposti a versare un gettone «simbolico» di 10 milioni di dollari, per entrare a far parte del consorzio in fase di lancio e assicurarsi di mettere il loro nome al fianco di quello del social network, da cui si aspettano grandi cose a livello finanziario. Spettatori interessati, in veste di concorrenti, sono WeChat e AliPay, servizi cinesi già attivi nel campo finanziario, ma anche Amazon e Google, che hanno già espresso in passato un punto di vista favorevole sull’universo delle criptovalute.