G7 FRANCIA. LE DONNE DIMENTICATE PROPRIO QUANDO SI PARLAVA DI DISUGUAGLIANZA DI GENERE

G7 FRANCIA. LE DONNE DIMENTICATE PROPRIO QUANDO SI PARLAVA DI DISUGUAGLIANZA DI GENERE

Notate niente di strano in questa foto? Al G7 di Chantilly, il vertice che si è tenuto ieri fra i ministri dell’Economia, governatori delle banche centrali e organismi internazionali (OCSE e Fondo Monetario Internazionale), ci sono solo uomini. Il bello è che uno dei temi in discussione era la “Disuguaglianza di genere”… Davvero significativo che nel 2019, nei paesi che si vogliono fra i più “avanzati” al mondo, il potere sia ancora nelle mani dei maschi. La verità è che patriarcato e capitalismo sono profondamente intrecciati, e non basta mettere lì una Merkel, una Van Der Leyen o una Lagarde per emancipare le donne. Non c’è nulla da attendersi da questi soggetti e da queste istituzioni. La nostra libertà non ci sarà concessa da loro, né la guadagneremo conformandoci a quegli ambienti e a quella ideologia. Hanno intitolato questo G7 “Rendere il capitalismo più giusto”. L’unica cosa buona di questo titolo è che finalmente riconosce che viviamo nel capitalismo, ovvero in un modo di produzione economico e sociale che mette al centro il capitale e il profitto, dopo anni in cui si parla astrattamente di “mercato”, di “democrazia liberale” etc. Per il resto, tutte palle: finché al centro della società ci sarà la ricerca di profitto, la necessità di riprodurre il capitale su scala sempre più vasta, tutto il resto sarà subordinato: l’essere umano, l’ambiente, tutto sarà sfruttato in nome del Dio Denaro. Non si può rendere più giusto un assassino che continua a uccidere. I pochi limiti che ogni tanto si mettono per salvare la faccia, per dare un contentino a chi protesta, come la tassa sulle transazioni finanziarie, vengono puntualmente aggirati. Quando pure una riforma li colpisce, tutto il sistema si riconfigura per vanificare quella legge. Chi detiene il potere, i capitalisti, principalmente uomini e bianchi, non faranno nulla per mollarlo, continueranno a beneficiare della loro rendita di posizione, come dimostrano tutte le ricerche sulla storia della ricchezza e la mobilità sociale. Chi è emarginato, i popoli colonizzati, le maggior parte delle donne e delle “minoranze” razziali, continueranno a servire nei bassifondi della società. Per cambiare questa brutta foto non dobbiamo solo cambiare i pastori: dobbiamo cambiare il presepe.