NON UN ORDINE, MA UN INVITO

NON UN ORDINE, MA UN INVITO

Non un ordine, non certo una intimazione, ma un invito a riflettere sul proprio cammino arrivò da papa Francesco quando parlando dei movimenti cattolici usò parole non discutibili a indicare una via che riesca ad allontanare il rischio di chiudersi in se stessiUn invito che vale per tutti noi, non certo solo per i destinatari del messaggio del pontefice.Un invito appassionato a non far vincere la tentazione Per tutti noi che nel nostro più o meno piccolo, facciamo delle nostre convinzioni, del nostro cammino, troppo spesso, unica via percorribileUn invito a fare della propria “ricchezza” di valori, di esperienze, patrimonio comune condivisibile, in “uscita”: “Non chiudersi, per favore! Questo è un pericolo: ci chiudiamo nella parrocchia, con gli amici, nel movimento, con coloro con i quali pensiamo le stesse cose… ma sapete che cosa succede? Quando la Chiesa diventa chiusa, si ammala, si ammala. Pensate ad una stanza chiusa per un anno; quando tu vai, c’è odore di umidità, ci sono tante cose che non vanno. Una Chiesa chiusa è la stessa cosa: è una Chiesa ammalata. La Chiesa deve uscire da se stessa. Dove? Verso le periferie esistenziali, qualsiasi esse siano, ma uscire. Gesù ci dice: “Andate per tutto il mondo! Andate! Predicate! Date testimonianza del Vangelo!” (cfr Mc 16,15). Ma che cosa succede se uno esce da se stesso? Può succedere quello che può capitare a tutti quelli che escono di casa e vanno per la strada: un incidente. Ma io vi dico: preferisco mille volte una Chiesa incidentata, incorsa in un incidente, che una Chiesa ammalata per chiusura! Uscite fuori, uscite!”.