BANCHE, ACCORDO GOVERNO: SPARITA DIVISIONE INVESTIMENTO E COMMERCIALE

Nei 20 punti programmatici del M5s presentati dall’on. Luigi Di Maio al paese, l’unico punto davvero rivoluzionario, cavallo di battaglia dei cinquestelle e ditutta la sinistra italiana ed europea, (sia quella liberal-democratica che quella più intensamente antagonista) era il punto numero 9.Riguardava l’assetto istituzionale del sistema bancario italiano attraverso un accordo con la Abi (associazione bancaria italiana) che imponeva la distinzione tra banche commerciali, destinate ad operare esclusivamente sul mercato del lavoro, e banche finanziarie deputate agli investimenti speculativi, richiamandosi al celeberrimo “Glass Steagall Act” del maggio 1933, allora fortemente voluto (e varato) da Franklin Delano Roosevelt, John Maynard Keynes e Harry Truman, i tre politici autori della legge che cambiò il volto dell’America depressa e modificò il corso della storia del capitalismo nel ‘900.L’obiettivo dichiarato del punto 9 consisteva nel dare un esempio e una indicazione di “pensiero forte” all’Europa e ai due grandi iper-liberisti dell’occidente, esponenti di punta della finanza criminale speculativa, Boris Johnson e Donald Trump. E’ notizia fresca e confermata che poche ore fa, il premier incaricato Giuseppe Conte, ha cassato quel punto, cancellandolo. E’ stato sostituito da una frasetta vacua, priva di sostanza, che neppure accenna all’evento principe in questione. Nasce così il governo della rivoluzione dei fiori del Bel Paese.E’ composto, infatti, d’acqua di rose.Grazie dei fior!