GLI STATI UNITI ABBANDONANO DONALD TRUMP

GLI STATI UNITI ABBANDONANO DONALD TRUMP

Non è bastato il Russiagate, che è, per altro, tuttora in corso, sebbene sia ormai stato ampiamente dimostrato che la Russia non c’entrava per niente e che, come abbiamo già illustrato su queste pagine, si è trattato di un’operazione “coperta” per proteggere Hillary Clinton dalla disastrosa fuga di notizie sui suoi traffici personali, rovesciandone il contenuto nella pattumiera spionistica degli Stati Uniti. Ora, partendo dall’esito tragico della manifestazione di Charlotteville,  si è messa in moto una serie di accuse oltragiose — oltre che gravissime — contro Donald Trump, descritto come un “irresponsabile”, “incapace”, “mentalmente disturbato” e chi ne può più ne metta. Tutti I più importanti media americani, senza mezzi termini, avanzano l’”ipotesi” che al vertice della massima potenza mondiale ci sia una persona  che ha seri problemi di equilibrio mentale. Il Washington Post, uno dei media più aggressivi di questo schieramento, titolava nei giorni scorsi così: “È ormai tempo di parlare della salute mentale di Donald Trump”, e l’esordio era fulminante: “Quanto è instabile e separato dalla realtà è il Presidente Trump? Siamo arrivati al punto che il paese ha il diritto e la necessità di sapere”. Perfino più liquidatorio un altro senatore repubblicano, questa volta della California, Adam Shriff.  Donald Trump — ha detto — mostra segni di comportamenti scombinati e di instabilità che mettono in grande pericolo il paese”. Basta guardare i  titoli  che si sono succeduti sulle pagine del Washington Post nel corso di una decina di giorni: “Ma Trump è proprio pazzo?; Donald Trump non sta bene”; “Caro Kim Yong Un, dai un’occhiata a Trump: è più pazzo di te”. E, mentre esperti dell’intelligence e del Pentagono se ne vanno, uomini d’affari influenti lo abbandonano,  politici danzano bipartisanamente attorno al concetto che equivale a dire “come togliercelo di mezzo”, sta per uscire un libro che raccoglie le opinioni di 27 noti psichiatri americani  intorno al “Pericoloso caso di Donald Trump”. Fatto senza precedenti, che viola le regole dell’American Psychiatric Association, che vietano agli psichiatri di fornire pubblicamente opinioni professionali sui politici, figuriamoci su un presidente in carica.