L’ISOLA DI GIANNI MORANDI

L’ISOLA DI GIANNI MORANDI

Suo padre  aveva una bottega di ciabattino,  a Monghidoro, un paesotto nell’entroterra dell’Appennino emiliano, lavorava  sodo. A Monghidoro buona parte , era contadina , vangava la terra, fatica,sudore e pochi spiccioli in cambio.Un paio di scarpe,  scarponi, dovevano durare una vita , si sfondavano , si facevano le mezze suole, non intere, per risparmiare e i tacchi altrettanto  per decine di volte e papà Morandi non perdeva un attimo a cucire e risuolare, battere il cuoio . Gianni piccolo era li’ ad apprendere il mestiere, quello che il padre desiderava,Ma Gianni  nasce con il talento,cantare, il successo è un mestiere, lo ottieni studiando, ascoltando , pazienza e tanta volontà. In Gianni , era la musica, la fisarmonica, la chitarra , strumenti acquistati con i primi soldini guadagnati. Soldi che  Gianni, ha sempre considerato e dato valore. Educazione al meglio e con semplicità , suo padre e sua madre gli hanno dato . Una carriera esaltante,  all’insegna dello studio e correttezza.Ebbe un  periodo, non breve, buio, ma non si arrese e studiò di più. Si  diplomò al Conservatorio. Ma se hai talento, forza e carattere ritorni a galla e per Gianni, cosi’ è stato. Ripercorrere la sua   carriera fantastica sarebbe una storia  senza fine, Dalla sua, ha avuto , anche la fortuna della simpatia , del’ umiltà  e generosità .Dischi, album,concerti,Cantagiro,televisione, Canzonissima Festival di SaNremo, i famosi film musicarelli, brani, da grandi autori, cominciando da quel bravissimo  maestro Bruno Zambrini di “In ginocchio da te”.La sua cordialità e onestà di rapporti amicali e professionali con il massimo dei cantautori e il rispetto per i meno noti e i giovani al primo impatto. Trionfatore anche a Sanremo quando organizzò il Festival per 150 anni dell’Unita’ d’Italia.Fu apoteosi quando, Roberto Benigni , entrò  in groppa ad un cavallo bianco, con il tricolore in mano e imparti’ una lectio magistralis ai signori onorevoli in prima fila e ai governanti di quei tempi e si rivolse a quel Bossi leghista, che dell’ Inno di Mameli ,non aveva capito niente, travisandolo. Ebbene ero li’ e mentre il grande spettacolo prendeva il palcoscenico intero, Gianni Morandi, era basito  e il volo illuminato da tanta coraggiosa arte, sorrideva con gli occhi lucidi. Gianni è questo e con la sua onestà ha mietuto successo non solo nella musica, ma anche da attore.Questo sempre giovanotto ,sta bene alle donne di ogni eta’,uomini , alla cultura e all’operaio, questa è la sua forza . Da tre anni fa il pieno di critica e di pubblico con il suo personaggio ne “L’Isola di Pietro”con quelle sue manoni , è arrivato  al di là delle nuvole. A Carloforte, dove la fiction , è stata girata è il re. Non vi racconto del medico pediatra Pietro Sereni, lo conosciamo tutti.  Ma questi tre anni di grande successo all’Isola di Pietro, non hanno fatto dimenticare a Gianni, la sua musica, il primo amore e nella sua Bologna si esibirà per 16 concerTi  speciali, con lui un pianoforte e due musicisti. In una recente intervista a “Sorrisi” :”Sogno la fine di tutte le guerre,una  Terra pulita e niente cellulari a tavola”.