SALVINI SU CUCCHI E’ L’IMMAGINE DELLA SUA FANBASE
Il commento di Salvini alla sentenza di condanna dei due Carabinieri per la morte di Stefano Cucchi è stata “questo dimostra che la droga fa male”. Ovviamente questa affermazione in se di logico non ha nulla, e francamente nemmeno di empatico. Altrettanto ovviamente i commenti, da quelli più sarcastici a quelli più sdegnati hanno inondato la rete, ad evidenziare entrambi gli aspetti: in fondo è un po’, per iperbole, come commentare l’11 settembre dicendo che questo dimostra che viaggiare in aereo è pericoloso (prima di ammorbare con frasi tipo “come fai a paragonare Cucchi all’11 settembre” controllare nel dizionario la definizione di iperbole, grazie). Il punto è però un altro: per Salvini questa assenza di logica e di empatia non è assolutamente un problema, anzi, a lui fa gioco nella perenne campagna elettorale che vive. Perché, è bene ormai familiarizzare col concetto, a Salvini di parlare a tutti coloro che trovano indecente questa frase, non interessa nulla. Lui parla ai suoi e, che piaccia o meno, li in mezzo di empatia per Cucchi non se ne trova molta. Di più, li in mezzo in molti sono realmente convinti che se la sia cercata e che “a certa gente” dare qualche manganellata sia giusto e, chissà perché, in una situazione simile si immaginano tutti dal lato di chi il manganello lo impugna, mai da quella di chi lo prende in testa; di chi considera questo processo una forma di accusa all’Arma e, per estensione, alla sicurezza degli italiani e non un processo a dei singoli che di quella divisa hanno abusato, malmenando ad un tempo un ragazzo e l’Istituzione in cui stavano servendo. La verità è che di Cucchi non frega nulla a molti, che all’apertura dei TG sul caso pensano che “sto Cucchi ora le ha proprio fracassate”, come spesso capita con le sfighe altrui che, finché sono altrui non sono nostre…e va già bene così. Per cui, mentre ascolti Salvini dire certe cose, e magari pensi…”ma cosa cavolo sta dicendo?”, sappi che molti altri stanno pensando l’esatto opposto, che ha proprio ragione e che di Cucchi non se ne può più…bene capitano, bravo. bis.
