LE TANTE SANA ISLAMICHE RISPEDITE IN LIBIA

LE TANTE SANA ISLAMICHE RISPEDITE IN LIBIA

Adesso fai una preghiera per Sana, ammazzata da quelle bestie di parenti che aveva, non per obbedienza alla legge islamica, ma per ignoranza e violenza. Perché bestie ignoranti sono loro e chi come loro la pensa, e bestie ignoranti eravamo noi quando appena un secolo fa in Italia godevamo di istituti quali il “delitto d’onore” e il “matrimonio riparatore”. Col primo l’uomo godeva di enormi sconti di pena (condanna a soli 3 anni di reclusione) se ammazzava la figlia, la sorella o la moglie, colpevoli con il loro comportamento di aver offeso l’onore dell’uomo; e col secondo si estingueva del tutto il reato di violenza sessuale se lo stupratore “acconsentiva” a sposare la minorenne stuprata. Perché la minorenne stuprata, doveva pure sentirsi fortunata se portata all’altare dal suo stupratore. L’adulterio? Punito dalla legge solo se a commetterlo era la moglie. E no, in Italia allora non vigeva la legge islamica. Ma il cattolicesimo e leggi e comportamenti sociali dettati dall’ignoranza e dal mancato progresso dei diritti civili (roba da buonisti, ovviamente). Oggi preghi per Sana.Una ragazza nata in Pakistan (un’odiata immigrata insomma) vissuta tanto tempo in Italia e uccisa una volta tornata, ingenuamente, in Pakistan. Mi chiedo quale credi che sia, caro ministro, la sorte delle tante altre Sana che rispedisci nei loro paesi festeggiando con post intrisi di derisione. Che rispedisci in Libia, dove le Sana vengono tenute sotto terra e stuprate e seviziate e lasciate morire durante i parti. Per loro non preghi. Per loro esulti. Perché le storie sono simili, ma i modi indegni di sfruttarle per raccattare voti sono molteplici.