LETTERA A DI MAIO
Al Signor Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana, Luigi Di Maio. (segreteria.ministro@cert.esteri.itE, per conoscenza, al Presidentedella Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. (https://servizi.quirinale.it/webmail/) Siamo certi che lei non ignora in quale situazione di pericolo, per la propria incolumità fisica e mentale, si trova Julian Assange, attualmente in detenzione in un carcere britannico. Non è cittadino italiano e neppure europeo. Ma ha il merito di avere rivelato al mondo, cioè a noi, e anche a lei, “di che lacrime gronda e di che sangue” lo scettro di chi, ormai da decenni, ci comanda. Ora Assange rischia di essere consegnato — in oltraggio alle norme e ai dettati dell’Europa e della Dichiarazione Universale dei diritti umani — alla cosiddetta “giustizia” statunitense. Egli dovrebbe, al contrario, essere insignito delle più alte onorificenze, anche di quelle dello Stato italiano, per i suoi meriti professionali, di giornalista, e umani.Siamo consapevoli che dire la verità, per persone che hanno sulle loro spalle il peso di una carica che comporta inevitabili contraddizioni, sia molto difficile e perfino, spesso, pericoloso.Tuttavia riteniamo che vi siano dei limiti, non solo morali ma sicuramente politici, oltre i quali il silenzio diventa corresponsabilità.Le chiediamo pertanto di trovare il modo di far sentire la voce dell’Italia, e del popolo che lei rappresenta, perché Julian Assange non solo non sia estradato negli Stati Uniti, ma sia al più presto liberato e restituito alla sua famiglia, e possa tornare, da vivo, a contribuire alla libertà di tutti. Giulietto Chiesa, Massimo Mazzucco(e tutti gli altri che vogliano associarsi a questa richiesta, che rendiamo pubblica, inviandola agli indirizzi sopra indicati)
