RIFLESSIONI SULLE PAROLE DI PISAPIA IN MERITO ALLA RIFORMA PRESCRIZIONE DEL M5S

Leggo le assurdità di Pisapia sulla riforma della prescrizione del M5S: “uno scempio da abrogare”. E viene da riflettere. A questi garantisti, guardacaso avvocati, interessa esclusivamente la sorte dell’imputato. Un imputato che non può stare anni “appeso” senza sentenza… “è una bavbavità” … mentre invece per questi garantisti a senso unico una vittima di stupro, di violenza, di furto, di mafia, di inquinamento dopo pochi anni deve rimanere senza giustizia per sempre… questa è la loro civiltà! Il garantismo peloso per gli imputati ha un rovescio della medaglia nella disperazione delle vittime condannate ad una esistenza senza giustizia fatta di assassini, di mafiosi, di ladri e di stupratori liberi di circolare e rifare danni. Riflettiamoci solo un momento. Chi ha interesse a prolungare a tempo indeterminato un processo? Con la prescrizione due categorie di soggetti: i colpevoli (assassini, mafiosi, stupratori, ladri, corrotti, corruttori) e i loro avvocati. Tutto il resto della società vuole fortissimamente un processo breve e colpevoli in galera. Con la riforma della prescrizione si toglie l’interesse ad avere un processo lungo. Il colpevole deve solo decidere quando andrà in galera, se da vecchio e morirci o da giovane e sperare, l’avvocato non avrà più interesse a pratiche dilatorie. Tutto il resto: il processo lungo, la carenza di personale della giustizia, l’imputato che rimane per anni appeso al processo, TUTTE le altre sono cose che si sanno da anni e che tutti, A PAROLE, dicono di volere combattere. Salvo poi che, con la prescrizione vigente, avvocati e colpevoli veri non hanno alcun interesse ad arrivare davvero ad un processo breve: i colpevoli per evidenti interessi personali vogliono la prescrizione, gli avvocati per evidenti interessi economici. E purtroppo, la classe politica, è piena di condannati ed imputati e di loro avvocati. Ben venga quindi la riforma del M5S. Avanti così. Le parole di Pisapia, pressochè identiche a quelle di Berlusconi e Salvini, anche da sinistra, dimostrano che la direzione è giusta.