GIOVANNI CUSTODERO, CALCIATORE DEL BRINDISINO, MALATO DI CANCRO, SCEGLIE LA SEDAZIONE PROFONDA

DI PATRIZIA ING.LASSANDROGiovanni Custodero, calciatore malato di cancro ha affidato ai social un’importante comunicazione. Con un post sul profilo Facebook ha scritto che si sottoporrà a sedazione profonda, senza coscienza, per non soffrire a causa della malattia. Tra pochi giorni compirà 27 anni, l’ex calciatore di Pezze di Greco, frazione di Fasano (Brindisi) e portiere di calcio a 5 nel Fasano nel campionato di C2. Nel 2017 gli era stato diagnosticato un sarcoma osseo contro cui ha combattuto tenacemente fino a questa affermazione:«Eccoci arrivati alla battaglia finale, siamo io e lui, uno davanti all’altro e lo guardo in faccia, capisco che è forte dell’energia con la quale l’ho nutrito in questi anni, mentre io sono ormai stanco. Ho deciso di trascorrere le feste lontano dai social ma accanto alle persone per me più importanti. Però, ora che le feste sono finite, e con loro anche l’ultimo granello di forza che mi restava, ho deciso che non posso continuare a far prevalere il dolore fisico e la sofferenza su ciò che la sorte ha in serbo per me. Da domani sarò sedato e potrò alleviare il mio malessere. Spero di essere stato di aiuto per molte persone. Voglio per l’ultima volta ringraziarvi per ciò che siete stati, siete e sarete sempre: la mia forza». Una scelta coraggiosa anche questa. Adesso è sedato e non sente il dolore fisico. Definito il «guerriero sorridente» per la sua forza e la sua vitalità nell’affrontare la patologia, adesso riposa sedato. Due anni fa gli fu amputato un arto, le sedute chemioterapiche e radioterapiche sono state molteplici ma poi il “mostro”, si è esteso al femore, allaclavicola sinistra e al cranio. I suoi familiari, gli amici gli sono vici. La squadra del Lecce ha fatto una raccolta fondi per sostenere le spese mediche e quant’altro necessario. Adesso è vivo ma dorme, la speranza è quella flebile luce che ci unisce tutti nel desiderare di risentire presto la sua voce.dolore fisico. Definito il «guerriero sorridente» per la sua forza e la sua vitalità nell’affrontare la patologia, adesso riposa sedato. Due anni fa gli fu amputato un arto, le sedute chemioterapiche e radioterapiche sono state molteplici ma poi il “mostro”, si è esteso al femore, allaclavicola sinistra e al cranio. I suoi familiari, gli amici gli sono vicino. La squadra del Lecce ha fatto una raccolta fondi per sostenere le spese mediche e quant’altro necessario. Adesso è vivo ma dorme, la speranza è quella flebile luce che ci unisce tutti nel desiderare di risentire presto la sua voce.