ANTONELLA FERRARI, UNA SCRITTRICE E ATTRICE CHE LA SCLEROSI MULTIPLA NON RIUSCIRA’ A FERMARE

ANTONELLA FERRARI, UNA SCRITTRICE E ATTRICE CHE LA SCLEROSI MULTIPLA NON RIUSCIRA’ A FERMARE

Antonella Ferrari sprizza energia, ironia, solarità da tutti i pori ma nei suoi occhi non manca quel velo di malinconia che la rende ancora più unica e speciale anche al più distratto osservatore.Nasce a Milano il 2 settembre del 1970 e dimostra subito un particolare amore verso tutù e scarpette da ballo. Inizia a danzare piccolissima ma a 11 anni, qualcosa nelle sue gambe non va come dovrebbe.Cade spesso, sembra che siano incapaci di sostenere il suo fragile peso, il disturbo però appare e scompare, difficile fare una diagnosi, si parla di stress, di affaticamento.Passeranno ben 18 anni prima che un medico riesca a dare un nome a questo silenzioso ma sempre più aggressivo “nemico”. Antonella Ferrari ha la sclerosi multipla, i suoi sogni sembrano doversi infrangere, tutto sembra perdere la sua naturale essenza ma è proprio in quegli anni che Antonella tira fuori tutta la sua forza, la determinazione a non lasciarsi schiacciare. Inizia una sfida contro un male che adesso ha un nome ed un cognome e che non la troverà ma più impreparata.Se il suo sogno di diventare ballerina non potrà prendere vita non lascerà che anche quello di diventare attrice resti incompiuto. Antonella inizia a scrivere, a seguire corsi di recitazione, fra una fisioterapia ed un medicinale, prende parte a fiction televisive di successo, come “CentroVetrine”, “Un matrimonio”, di Pupi Avati. Non trascura nemmeno l’amore, si sposa e sogna di allargare la sua famiglia ma, le terapie, la diagnosi tardiva rendono questo sogno ad oggi ancora non realizzato. Con il marito decidono di adottare un bambino, amara e discutibile la sentenza che ricevono all’inoltro della richiesta: “Ho scoperto che una donna come me non può…forse però un bimbo non vorrebbe una mamma che cammina bene, ma solo che lo ami…”.Le sue battaglie, anche emotive diventano un libro “Piu’ forte del destino. Tra comici e pailette la mia lotta alla sclerosi multipla”. Passa qualche anno e questa storia, che affronta la malattia ma non trascura gli aspetti comici, i traguardi raggiunti, la rabbia e la soddisfazione per le sfide superate, come quando fu costretta a sospendere le terapie per degli effetti collaterali più gravi della malattia stessa, permettendo alla sclerosi di allungare il passo e costringendola alla sedia a rotelle,  Antonella non rinuncia a credere, a sperare e  sognare ed è così riuscita ancora una volta a tirarsi su, le sue stampelle variopinte, oggi proteggono i suoi passi ma chissà forse un giorno, potrà liberarsi anche di loro.Il suo romanzo nel tempo si è trasformato in una sceneggiatura teatrale e da quattro anni viaggia in lungo e largo nella nostra penisola, raccontandoci la sua vita, i suoi affanni e le sue risate.“Non racconto il pietismo o la pena di una condizione, racconto una donna che si è realizzata nonostante la sclerosi, racconto le difficoltà di ogni giorno con sincerità e senza retorica. In questo spettacolo ci sono momenti di rabbia, di nostalgia ma anche di folle divertimento. E’ un modo leggero di trattare un argomento che leggero non è”.E senza alcuna leggerezza, Antonella Ferrari abbraccia anche il ruolo di ambasciatrice dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, seguendone i progetti e sollecitando la ricerca.Un viaggio a Medjugorje le ha insegnato anche a pregare con il cuore, perché solo così è possibile pronunciare le parole: “Sia fatta la Tua volontà” e continuare a viaggiare senza perdere il sorriso.