CHI HA PAURA DI ELLY SCHLEIN?
Elly, scusate se mi viene naturale chiamarla per nome, piomba finalmente come un meteorite sulla scena massmediatica e scatena il panico tutto intorno. Nelle destre che per la prima volta ascoltano un discorso pacato e coerente che coniuga lo sviluppo con l’ambientalismo, e nelle sinistre che cercavano l’Uomo Nuovo, un ircocervo che racchiudesse in sè pezzetti di Guevara, Craxi e Berlinguer, e invece vedono apparire una donna con la sola forza della ragione. Aspettiamocene di tutti i colori, dal sopracciglio alzato con sufficienza dall’intellettuale trotzkista fino al linciaggio a sfondo ovviamente sessuale che ha colpito tutte le donne non di destra, da Elena Boschi a Nilde Iotti. Chi invece non ha pregiudizi politici o sessuofobi non può che accogliere con grande piacere una faccia nuova e pulita che parla in maniera comprensibile per tutti e che, almeno fino ad oggi, non nasconde interessi reconditi con cortine fumogene di supercazzole.
