LO SCUDETTO DEI BOMBER

Un italiano, Immobile 25, un portoghese, Ronaldo19, un belga Lukaku 16, , no, non è l’inizio di una barzelletta, è la storia di questo campionato, mai come quest’anno nell’assegnazione del titolo di campione d’Italia, pesano e peseranno i gol dei bomber di Juve, Inter e Lazio che vanno a segno ripetutamente con una vena incredibile. Il terzo turno di campionato ha portato al definitivo distacco delle battistrada, dal resto della classica, tre vittorie convincenti e con tanti gol, a fronte di pareggi e sconfitte delle quarte e delle quinte, ormai c’è un solco. Lo scudetto è roba loro, nessun dubbio. Con i gol, arrivano puntuali anche le polemiche sugli arbitri, questa volta è il neo Presidente della Fiorentina l’iCloud americano Commisso, che, sbotta a caldo, dopo la sconfitta a Torino, contestando i rigori subiti e il metodo di trattamento che la sua squadra avrebbe ricevuto nelle ultime partite, e rincara la dose a freddo dicendo : “ non sono l’americano scemo”. Diciamo subito due cose per essere chiari: attaccare gli arbitri per delegittimarli e contestare la Juventus che, a suo parere, sarebbe aiutata, lo riteniamo sbagliato, se ha sospetti o prove di quello che dice, lo tiri fuori, altrimenti meglio evitare di sparare a vanvera nel mucchio. La seconda cosa da dire, anche questa forte e chiara è che il secondo rigore per la Juve non c’era ed è stato un regalo di …Pasqua, anticipato, il direttore di gara fra l’altro recidivo( aveva indirizzato con una mancata espulsione Milan-Torino di coppa) ha sbagliato ad assegnarlo dal campo e ha sbagliato una seconda volta a confermarlo quando Calvarese lo aveva invitato alla review.Giusto dirlo, giusto ammetterlo, giusto non parlare di porcherie, però, ma di sviste, gravi, ma sempre sviste.La partita era in equilibrio sull’1-0 e non c’è dubbio che il rigore concesso al minuto 80 l’abbia chiusa definitamente, come però non c’è dubbio alcuno che la Juve stava giocando meglio e meritando. Poi ci sono state le reazioni, tutte sbagliate e fuori luogo: di Nenved “ il calcio viene rovinato se si reagisce così” ( peccato che non abbia voglia di riguardare quando giocava lui, le sue reazioni contro contro gli arbitri), che poteva risparmiarsi, e anche quelle stizzite e arroganti di Nicchi, presidente degli arbitri: “ siamo noi i disgustati “ ( stendiamo un velo pietoso sul regolamento cambiato in corsa per assicurarsi il 12’ mandato alla guida della Can) che farebbe meglio invece che a disgustarsi, chiarire perché fra arbitri e Var non c’è mai omogeneità e coerenza. Temiamo comunque che in un campionato così equilibrato le polemiche non saranno le ultime, anzi, e che il clima si avvelenerà sempre più. Sarri comunque cambia formazione, e nel tridente inserisce Douglas Costa, anche se, deve rinunciare a malincuore a Dybala ( una bestemmia tenerlo fuori, sono parole sue), e la sua squadra dopo un primo tempo sofferto gioca meglio nella ripresa e ritrova la vittoria dopo Napoli. La Lazio fa un sol boccone della malcapitata Spal e Immobile e Caicedo la chiudono ben presto dimostrando di essere una squadra in salute.Domani ci sarà il recupero con il Verona e avremo anche la reale classifica, una vittoria proietterebbe la squadra di Inzaghi al secondo posto. L’Inter aveva tutta la pressione addosso e una partita ostica in un campo, quello di Udine, immacolato nella gestione Gotti, se ci sommiamo le assenze ( mancavano fra gli altri tutta la spina d’orsale centrale Handanovic-Brozovic e Lautaro) era evidente che ci potesse essere il serio pericolo di un altro pareggio che avrebbe ulteriormente distaccato la squadra di Conte. La partita è stata sofferta, il tecnico salentino ha messo in campo tutti i tre nuovi acquisti, e il ragazzino Esposito a rimpiazzare lo squalificato Lautaro. Le cose non sono andate molto bene, ma il merito dell’Inter è stato di tenere, concedendo campo ma poche occasioni, e questa volta, per la prima volta, i cambi dalla panchina hanno portato qualità, non a caso un minuto dopo, è arrivato il vantaggio e, in 10 minuti, Lukaku e Sanchez hanno costruito la vittoria. C’era molta aspettativa per il debutto di Eriksen, in realtà un po’ opaco, e con un passo ancora abbastanza lento, ma adesso, Conte ha diverse soluzioni a centrocampo e negli esterni, peccato che non avendo un vice Lukaku, giocatore determinate per la squadra, dovrà pregare sempre per la sua salute.Un peccato mortale non averlo preso al mercato di Gennaio. Ora l’Inter è attesa da 25 giorni di fuoco: derby, trasferta con la Lazio, Napoli in Coppa, Sampdoria in casa e poi la trasferta a Torino con la Juventus, mentre la Juve è attesa da un calendario più agevole, sarà fondamentale recuperare tutti gli infortunati e rimanere attaccata, per poi cercare lo scatto a Marzo. Compito improbo. Dietro la lotta per la quarto posto, ultima posizione Champions, va a rilento: la Roma dopo la bella prova del derby incappa in una giornata storta e perde a Sassuolo, l’Atalanta viene stoppata in casa da un Genoa, nella versione Nicola, abbastanza rinfrancato, e il Cagliari subisce l’ennesima rimonta a tempo scaduto dal Parma. Anche il Milan senza Ibrahimovic non va oltre il pareggio con un sempre più sorprendente Verona, così che ne approfitta il Napoli, corsaro a Marassi con la Sampdoria, lo stesso Verona, e il Bologna che trova la vittoria negli ultimi minuti con il Brescia. La squadra di Juric, vera sorpresa del campionato, in 4 giorni affronterà Lazio, nel recupero, e Juventus in casa. Napoli, Verona e Bologna sono appaiate a quota 30 e mantengono ambizioni di Europa. Colpisce soprattutto il Napoli che in 10 giorni colleziona 3 vittorie con Lazio, Juve e Sampdoria e Gattuso sembra essersi riappropriato della testa e della mente dei giocatori, anche la Società ha fatto scelte chiare, fuori quelli in scadenza che non rinnoveranno, denutro i nuovi acquisti Demme e Lobokta, e anche l’acquisto di Petagna per il futuro sembra andare in quella direzione. Nel Torino la crisi continua di sconfitte, e di reti subite, 13 in una settimana, ha portato, inevitabilmente all’esonero di Mazzarri al cui capezzale è stato chiamato un “ cuore Toro” come Moreno Longo già allenatore della primavera scudettata granata in coppia con il ds Biava, anche se le sue precedenti esperienze come allenatore della prima squadra, non sono state fin qui entusiasmanti.Sicuramente dovrà lavorare nell’orgoglio e nella testa, una difesa che vantava numeri importanti non dovrebbe all’improvviso essersi imbrocchita, servirà lo spirito Toro. La Sampdoria ha dato vita ad un bel macht nel monday-night di ieri sera, ma le invenzioni di Quagliarella, sempre in rete contro il “suo” Napoli, non sono bastate ad evitare una sconfitta. In coda fa un bel salto in avanti il Lecce che vince la sua prima gara casalinga in serie A e si piazza al quart’ultimo posto con ben 3 punti di vantaggio sul Genoa e ad un solo punto dall’altra genovese . Ieri a Coverciano, fra polemiche e veleni, è stato assegnata la panchina d’oro che è stata vinta con merito da Gasperini, mentre a Mihalovic è stato riservato un premio speciale.