CORONAVIRUS, C’È ALTRO A FARCI PAURA

CORONAVIRUS, C’È ALTRO A FARCI PAURA

C’è ben altro oltre la naturale preoccupazioni per il virus del momento. C’è il timore che alcune parti del Paese stiano tentando di fomentare un nuovo clima di odio anche questa volta alimentato da un interesse che si fonda solo sulle paure.Un clima di intolleranza che si manifesta di nuovo subdolamente e si infiltra fra le persone come soluzione elementare, istintiva al contagio al corona virus.Ecco le prese di distanza, ecco la colpa che ricade sui cinesi che vivono nel loro Paese, ma ecco che la colpa può identificarsi sui bambini che frequentano le scuole, sui nostri vicini, sui passanti.La bestialità dello sfogo si fa concreta. E non bastano più le parole, le offese, sui media, non bastano più la fake opportunamente costruite, non bastano le maldicenze, le calunnie, i capannelli davanti alle scuole.Non basta tutto ciò perché c’è subito pronto l’invito ad andare oltre. C’è la violenza, c’è la sopraffazione del branco contro il primo che capita a tiro. Proprio com’è accaduto contro gli studenti di nazionalità cinese dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Una vera sassaiola verso un gruppo di giovani studenti di origine cinese, in un tentativo di lapidare chi rappresenta il diversoUn gravissimo fatto che sarebbe stato denunciato durante una conferenza stampa della direttrice dell’Istituto Loredana Rea e del presidente della Consulta degli studenti Luca Spatola. Tutto sarebbe legato, secondo quanto è stato riportato, per il caso di una studentessa cinese malata risultata poi negativa al test eseguito allo Spallanzani dopo un ricovero in emergenza.“È un episodio gravissimo, senza precedenti, un’autentica vergogna – commenta Buschini, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, -Mi auguro che gli autori di questa follia possano essere perseguiti dalla giustizia e si rendano conto dell’assurdità che hanno commesso, nella speranza che vogliano pentirsi e chiedere scusa”.Netto anche il commento del segretario del Pd e presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti:“Io sono senza parole, spero che i responsabili siano coscienti di dover rispondere di questa vergogna. Se la disinformazione porta addirittura a gesti pericolosi come questo, dobbiamo impegnarci tutti e di più per raccontare la verità e le notizie corrette. Solidarietà alle vittime di una vera e propria aggressione”.Un’altro brutto episodio è avvenuto a Cuneo, qui una ragazza che stava viaggiando a bordo di un autobus verso Torino è stata fatta sentire non gradita, e così spinta a scendere a terra. La ragazza che non ha padronanza dell’italiano, non avrebbe sporto denuncia ma avrebbe riferito l’episodio alla comunità cinese di Torino. Il fatto sarebbe avvenuto nei giorni scorsi e sarebbe diventato di dominio pubblico oggi durante il pranzo della sindaca Chiara Appendino in un ristorante cinese di Torino.Intanto a Prato, a Firenze intanto si prova a reagire perché il rischio della deriva è devastante quanto la diffusione del virus.Ci sono i pericoli più subdoli che prova a raccontare il garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi:“Tra i più inquietanti e pericolosi quelli di fomentare odio, pregiudizio e diffidenza verso le persone di minore età. Tra le esortazioni di istituzioni e società civile a non creare falsi allarmismi e cavalcare fake news, è quasi assente l’appello a tutelare i più deboli: bambine e bambini, ragazze e ragazzi che nella marea di notizie, articoli, post social e caccia alle maschere protettive rimangono indietro».C’è chi reagisce con forza, c’è per esempio una ragazza, MiaoMiao che da Prato, dove risiede una comunità cinese di diverse migliaia di persone, è stata ospite a Propaganda Live per rivendicare il diritto, suo, di tanti altri pratesi di origine cinesi a parlare della psicosi di massa scatenata dal coronavirus, affermando con determinazione:“Sì alle precauzioni, no agli allarmismi” Se ne accorgono in molti e fra di loro c’è Ai Teng, una giovane artista che porta con se 716 stampe nianhua nella tradizione e nell’augurio di pace e solidarietà.Ci prova ad abbellire il quartiere come se tutta la responsabilità di questo capodanno ricada tutta su di lei.Ai Teng ha portato anche delle mascherine, non poteva farne a meno, è consapevole che con il virus non c’è da scherzareC’è da vincere il terrore e quelle stampe non sono risolutive ma aiutano a far capire che questo mostro che arriva da lontano ma cresce anche nei cuori dei malvagi deve esser vinto. Deve essere sconfitto insieme