DI TUMORE SI PUO’ GUARIRE
Almeno una volta l’anno vedo giusto scriverne; per quanti sono, per quanti sono stati e avrebbero voluto. Come i miei amati Lettori sanno, una ventina di anni fa ad uno dei miei sei figli, a quel tempo minore, venne riscontrata una forma tumorale grave, rara. “Senza speranza”, ci dissero. Ci cadde il mondo addosso: cominciarono quelli che presi a chiamare i nostri ‘viaggi della speranza’ attraverso gli ospedali d’Italia, con denaro che non c’era; donato dai più generosi che non dimentico. Dolore immenso tra le corsie, lo stesso nostro o di chi piangeva un bimbo appena perduto, di madri e padri accompagnatori di innocenti già condannati, neonati martoriati da flebo. La nostra disperazione, il silenzio per proteggere la tranquillità interiore del figlio, le amicizie fraterne nate tra le corsie, eppoi i medici, gl’infermieri, quei volontari che sbucano all’improvviso in camera e, tra le tue preghiere frastornate, rompono il pianto con la gioia di nasi da clown, coriandoli, filastrocche. Oggi nostro figlio è qui con noi: per le cure,per un miracolo, per un Dio o per la Natura: è qui.Di tumore si può guarire.Ecco, il mio pensiero oggi come sempre vola a tutte le persone impegnate nella medicina, nella ricerca di un futuro migliore per tutti Noi: preziose, necessarie, fondamentali in mezzo ad un deserto di superficialità e carta da parati,finanziamenti tagliati o mai dati. Grazie sempre per quanto fate e per il vostro coraggio, per la speranza che riuscite a regalare nonostante.Grazie di cuore, da una madre che è tutte le madri.
