OLTRE GLI ABUSI,LA CHIESA SI È FATTA COMPLICE, COPRENDO LA VERGOGNA

OLTRE GLI ABUSI,LA CHIESA SI È FATTA COMPLICE, COPRENDO LA VERGOGNA

A fare da palcoscenico il sabato, la sala Regia, in Vaticano, dove ha avuto luogo la liturgia penitenziale per l’Incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa”. È stato lo stesso Papa Francesco ad introdurre la celebrazione penitenziale, lo ha fatto a conclusione della terza giornata dell’Incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa”. Uno dei momenti più toccanti nella sala Regia, è stata poi la testimonianza di una vittima di abuso.“l’umiliazione più grande”, ha precisato dopo Francesco, “che un individuo possa subire”. Ai presenti chiarisce la “solitudine” a cui sono condannati i sopravvissuti, che, senza volerlo, si trovano a vivere “due vite”. Chi subisce una violenza, spiega, è costretto a vivere con “un fantasma”: non “c’è sogno senza ricordi di ciò che è successo”, “nessun giorno senza rievocazioni”. . “Dio di misericordia” donaci “il coraggio di dire la verità e la sapienza per riconoscere dove abbiamo peccato”, “riempici di pentimento sincero e donaci il perdono e la pace”. E Francesco percorre il doloroso Calvario “I tentativi di ritornare al sé più vero, e partecipare al mondo “precedente”, come prima dell’abuso, sono altrettanto dolorosi dell’abuso in sé. Si vive sempre in due mondi allo stesso tempo. Vorrei che gli aggressori potessero comprendere di creare questa scissione nelle vittime. Per il resto della nostra vita”.La terza giornata era iniziata con una dolente relazione del cardinale Reinhard Marx, arcivescovo metropolita di Monaco e Frisinga e presidente della Conferenza episcopale tedesca: “Gli abusi sessuali nei confronti di bambini e di giovani sono in non lieve misura dovuti all’abuso di potere nell’ambito dell’amministrazione. A tale riguardo, l’amministrazione non ha contribuito ad adempiere la missione della Chiesa ma, al contrario, l’ha oscurata, screditata e resa impossibile”. Lo ha fatto intervenendo all’Incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa” in via di conclusione in Vaticano.Marx che nella giornata precedente all’incontro ha incontrato sedici vittime di abusi, ha puntato la sua relazione sul tema “Trasparenza come comunità di credenti”.Nelle sue parole, il presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha voluto ricordare che oltre al dramma degli abusi si aggiungono altre laceranti ferite: “I dossier che avrebbero potuto documentare i terribili atti e indicare il nome dei responsabili – spiega il cardinale Marx – sono stati distrutti o nemmeno creati. Invece dei colpevoli, a essere riprese sono state le vittime ed è stato imposto loro il silenzio” .Nella prima relazione della terza giornata dell’incontro sulla protezione dei minori, ha preso la parola suor Veronica Openibo, superiora generale della Società del Santo Bambino Gesù e membro del Comitato direttivo dell’Unione internazionale delle Superiore generaliCome era accaduto nella seconda giornata del convegno è stata una donna a far comprendere che il pentimento intimo, personale ormai non è più sufficiente: “basta silenzio, è in gioco la credibilità della Chiesa”.