AD UNA PARTE DELL’ELETTORATO LEGHISTA NON IMPORTA NULLA DELL’EMERGENZA E DELL’ITALIA
“Hai sbagliato dovevi mandarlo a fan***”, “Quel pezzo di m**da non merita niente”, “A sto’ delinquente non dovevi mandargli niente”, “Non dovevi dargli consigli ma DETTARGLI CONDIZIONI allo schifoso”. Questa è la rivolta leghista sui social all’annuncio di Salvini, che ha detto di aver scritto una lettera a Conte sull’emergenza coronavirus. Si conferma quindi una verità che già sospettavamo: ad una parte di elettorato, nella fattispecie quello leghista, dell’emergenza e dell’Italia non frega assolutamente niente. Per loro è una partita di calcio. Ed è inconcepibile che il loro partito si dimostri vagamente (e apparentemente…) disposto alla pur minima collaborazione con gli altri. Anche se c’è di mezzo la salute di tutti. Anzi, sarebbero disposti a lasciar bruciare l’Italia pur di vedere sotto terra i loro avversari. Tutto questo è sconfortante, sì. Ma ancor più sconfortante è realizzare allora un qualcosa di culturalmente devastante: che il problema non è Salvini in sé.Ma chi lo vota. Perché finché ci saranno queste persone così violente e piene d’odio, di Salvini pronti a rappresentarli non ne vedremo uno.
