IL MODELLO GENOVA DIVENTI IL MODELLO ITALIA

IL MODELLO GENOVA DIVENTI IL MODELLO ITALIA

In sostanza circola da gennaio e magari chissà, pure prima. Paghiamo le imposizioni neoliberiste a ridurre la spesa sanitaria, con tagli alle strutture ospedaliere, ai posti letto, alla rianimazione, addirittura dimezzata. L’incoscienza dei tagli la stiamo misurando in questi giorni. E’ sufficiente un’emergenza che subito si rischia il tilt della sanità nazionale, il Paese deve fermarsi e finire in recessione. La drammatica realtà dei tagli alla sanità è questa. Bastano pochi mesi di emergenza per bruciare anni e anni di risorse, rendere inutile e dannosi i tagli fatti per risparmiare. Adesso occorre correre come dei forsennati per reintrodurre ciò che si era tolto. Le destre ne approfittano per lamentare la “mancata autorevolezza” di Conte nell’adottare contromisure e far sentire la presenza dello Stato. Retropensiero: certo se c’era LVI, il ducie, era meglio. Ma non c’è , se ne facciano una ragione. Se poi Conte avesse parlato prima lo avrebbero sommerso di critiche tanto idiote quanto rumorose, giacché i media fedeli non mancano, offrendo squallidi spettacoli da antistato.Tuttavvia ho notato che non osano dire: Salvini premier avrebbe gestito meglio la situazione, si vergognerebbero, temo. A partire dalla demenza totale con cui il leader della Lega pretende di ottenere dall’Ue una somma extra pari a 50 miliardi. Nemmeno si sa ancora quanto l’Europa sia finita dentro il contagio. Ma tanto, si sa, basta stampare carta moneta che tutto si risolve. Ci manca solo litigare con Bruxelles per il coronavisus, per essere a posto.Che spettacolo le destre, mamma mia.