CORONAVIRUS, UN’EMERGENZA SANITARIA SERIA

CORONAVIRUS, UN’EMERGENZA SANITARIA SERIA

Sindaco di Bergamo Gori addì 27 febbraio: “Bergamo non ti fermare!”. Sidaco Gori (ieri, 8 marzo) “fermare tutto come a ferragosto”. Al di là di Gori, è un esempio, ce ne sono tanti così, il problema italiano è questo. Prima NULLA eppure i dati cinesi e coreani c’erano già, anzi ottimismo, video Milanonontifermare, Bergamonontifermare, ora TUTTO: state a casa, domiciliari con permessi di lavoro per lombardi, dagli all’untore a chi esce a farsi una passeggiata sotto casa. Tutto ci dice, se lo guardiamo con la serietà e la serenità possibile in questo contesto, che– è una emergenza sanitaria seria, ma che non siamo di fronte alla peste bubbonica. Lo dico allo sfinimento: in Corea mortalità dello 0,5% perchè fanno molti tamponi in più di noi. Se facessero i tamponi sulla stessa percentuale di popolazione italiana arriveremmo, se la scienza non è un opinione, a dati simili. Non è un dato trascurabile, configura una emergenza sanitaria, ma NON E’ la peste bubbonica;– purtroppo diverse persone muoiono, soprattutto ultra ottantenni con altre patologie pregresse (e NESSUNO ne è minimamente consolato, ma è un dato). Come è un dato che l’80-85% dei decessi ha più di una patologia pregressa. E su queste categorie andrebbe concentrata assolutamente l’attenzione…– abbiamo realizzato tutti quanto poco eccellente sia la sanità lombardo-veneta dopo decenni di tagli di fondi e di personale. Lo ripeto. Le risorse vanno concentrate a fare nuovi posti in rianimazione, non a mandare in giro esercito e polizia a controllare l’esecuzione dei domiciliari alla popolazione.– abbiamo capito ancora di più quanto sono eccellenti le persone che ci lavorano in sanità che fanno miracoli in mezzo a vergognosi tagli;– bisogna vigilare in periodi di emergenza sanitaria da rispettare, che non ci siano pericolose involuzioni autoritarie democratiche. Attenzione ad abbassare la soglia su questo punto. Siamo in molti a casa. Vigiliamo. Non c’è nessun salvatore della patria, nessuno. Nessun commissario con bacchetta magica. Non c’è nessun bisogno di commissariare la democrazia. Anzi. Che potremo trovarci fra qualche mese con molte sorprese tragiche: occhio ad esempio a come stanno approvando ora il MES.