A PROPOSITO DI BCE MES E SOLDI PER GLI OSPEDALI
BCE MES e soldi per ospedali, respiratori, mascherine, medici e infermieri italiani. Oggi siamo tutti ad invocare la chiusura delle attività produttive italiane. Questo, unitamente al taglio delle tasse previsto, provocherà una enorme riduzione delle entrate dello stato: tantissimi soldi in meno per sanità, ospedali, respiratori, mascherine, medici, infermieri, in mezzo alla crisi. Per ovviare a questo ammanco lo stato ha una sola strada: fare molto debito pubblico. Come si finanzia il debito pubblico? In tre modi. 1. Sul mercato, ma gli spread dimostrano che sarebbe difficilissimo, se non insostenibile andare a prendere soldi sui mercati senza protezione. 2. In seconda istanza c’è la BCE (Banca Centrale Europea), che ha annunciato un piano eccezionale di 750 miliardi di euro, per tutta europa, all’Italia ne spetta una quota, non tutta. 3. Se la riduzione delle entrate eccedesse questa quota, non rimane che il famigerato MES. Il MES vuol dire Grecia. Vuol dire che ci danno soldi ma poi si prendono lo stato. Si prendono la sanità privatizzandola, le pensioni, i beni italiani, l’Italia. Praticamente saremmo nella MESda. Il MES non condizionato, non esiste. Attenzione quindi. La riduzione delle entrate dello stato rischia se la crisi si prolunga, e se come tutti diciamo, io per primo, vogliamo comprare respiratori, mascherine, ospedali, assumere medici infermieri, di portarci senza speranza alcuna al MES, alla Grecia. E lo scrivo perchè è sempre bene sapere rischi e costi delle decisioni e delle proprie posizioni, indipendentemente da quali siano. E chi urla “pensiamo alle vite e non ai soldi”, pensi sempre che senza finanziamenti la sanità non salva vite.
