7 ANNI E MEZZO DI CONTRIBUTI GRATIS | Nuovo dpcm “Giovani Vecchi”: Giorgetti ci manda in pensione subito

Giancarlo Giorgetti

Giancarlo Giorgetti (Fonte: Facebook) - www.alganews.it

Cosa vuol dire che si andrà in pensione con 7 anni e mezzo di contributi gratis, con quello che è stato definito come “Giovani Vecchi”? Facciamo chiarezza in merito.

Quando si parla di pensioni in Italia, l’attenzione dei cittadini è sempre costante, visto che tratta di una parte molto importante della vita di milioni di cittadini, alla fine del loro percorso lavorativo. Ogni anno infatti si parla di età pensionabile, importi, riforme, adeguamento della vita e così via.

I continui allungamenti proposti poi, preoccupano molto diversi cittadini i quali non vorrebbero altro che salutare il mondo del lavoro, godendosi un nuovo capitolo della loro vita, quando ancora possono farlo.

A oggi sappiamo esserci determinati scaglioni per andare in pensione: 67 anni e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia; 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, in merito alla pensione anticipata ordinaria e infine le modalità per andare prima qualora si dovesse rientrare in Quota 103, Opzione Donna o l’Ape sociale.

Chiarito questo, come mai si parla di andare in pensione con 7 anni e mezzo di contributi gratis con quello che è stato definito come “Giovani Vecchi”? Facciamo chiarezza.

Le nuove disposizioni in merito alle pensioni

Prima di proseguire, è notizia di qualche ora fa che nella prossima Manovra 2026 potrebbero essere diverse le novità in merito alle pensioni in Italia. Tra i vari punti che potrebbero essere inclusi nella nuova Legge di Bilancio 2026 potrebbe esserci la conferma dell’aumento dell’età pensionabile di un mese in più nel 2027 e di 2 mesi dal 2028.

Inoltre come prosegue l’articolo di tg24.sky.it, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe parlato anche delle pensioni minime: “Abbiamo previsto un incremento di 20 euro mensili…”. Per poi proseguire: “con riferimento alle pensioni, nel biennio 2027-2028, si conferma, a esclusione dei lavori gravosi e usuranti, l’aumento graduale dei requisiti di accesso al pensionamento connessi all’adeguamento all’aspettativa di vita…”, generalizzato per tutti a tre mesi a partire dal 2027 per la maggior parte delle categorie. Inoltre si vocifera che ci potrebbero essere nuove proroghe per Opzione Donna, Quota 103 e l’Ape sociale.

Come andare prima in pensione
Come andare prima in pensione (Fonte: Canva) – www.alganews.it

La novità in merito ai contributi

In attesa di notizie ufficiali in merito alla prossima Legge di Bilancio 2026, c’è un altro tema sotto i riflettori per quanto riguarda la pensione e quei 7 anni e mezzo di contributi di cui si sta parlando in queste ore.

Ci riferiamo al discorso letto su orizzontescuola.it, in merito alla proposta inerente alla possibilità di riscattare la laurea a soli 900 euro all’anno per docenti e ATA, aprendo così la strada verso la pensione a 60 anni. In questa maniera anche il cambio generazionale sarebbe garantito, contrastando il burnout diffuso nel personale dopo una certa età. La misura se approvata garantirebbe una svolta nel comparto scuola, attendiamo quindi sviluppi in merito.