Pasta e patate fatta in casa da Nonna Maria | La ricetta tradizionale spiegata bene: il trucco sta nella mantecatura
Pasta Patate e Provola (IG: Il Food Che vale) - Alganews
Un piatto povero che profuma di famiglia e di cucina autentica: la pasta e patate, nella sua versione tradizionale, conquista con la cremosità perfetta ottenuta grazie a una mantecatura sapiente e a pochi ingredienti genuini.
Tra i grandi classici della cucina italiana, la pasta e patate è uno di quei piatti che racchiudono il calore della casa e la semplicità delle origini contadine. Corriere Cook racconta come prepararla seguendo la tradizione più fedele, quella che nasce nelle cucine del Sud, dove ogni famiglia custodisce la propria variante. Patate, pasta corta, un soffritto profumato e un brodo leggero: elementi umili che, combinati con attenzione, danno vita a un piatto straordinariamente cremoso, capace di evocare ricordi e convivialità.
La chiave del successo sta nella cottura lenta e nella gestione dell’amido, che trasforma un piatto semplice in una piccola magia di equilibrio e consistenza. Non è una minestra né una pasta asciutta, ma qualcosa di unico: morbida, avvolgente e con quel profumo di sedano e cipolla che riporta subito alla cucina di casa.
Gli ingredienti giusti e la base di sapore
La ricetta tradizionale della “Nonna Maria” prevede patate a pasta gialla, tagliate a cubetti piccoli per garantire una cottura uniforme e un rilascio graduale di amido. In una casseruola si prepara un soffritto con olio extravergine, cipolla, sedano e carota; chi vuole può aggiungere un po’ di pancetta o cotenna per un gusto più deciso. Quando le patate iniziano ad ammorbidirsi, si aggiunge acqua o brodo vegetale e si lascia sobbollire finché il composto non diventa quasi cremoso. È questo il momento in cui si unisce la pasta, preferibilmente corta e ruvida: ditali, tubetti o mezze maniche sono perfetti.
La pasta cuoce direttamente nel brodo di patate, assorbendo i sapori e rilasciando a sua volta amido, elemento essenziale per ottenere la cremosità tipica del piatto. Non serve scolare: la cottura deve avvenire “risottata”, mescolando spesso per amalgamare gli ingredienti. A fine cottura, si regola di sale e pepe, aggiungendo, se piace, un cucchiaio di concentrato di pomodoro per un colore più caldo e una punta di dolcezza.
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Il segreto della mantecatura perfetta
Il vero trucco, come ricorda Corriere Cook, è nella mantecatura finale. Una volta che la pasta ha raggiunto la consistenza desiderata, si spegne il fuoco e si aggiunge una noce di burro o un filo d’olio a crudo, mescolando energicamente per legare il tutto. Un pugno di parmigiano o pecorino completa l’opera, creando una crema vellutata che avvolge ogni boccone. Chi ama le versioni più rustiche può unire una manciata di provola affumicata o scamorza tagliata a cubetti: si scioglierà dolcemente, regalando quella consistenza filante tipica delle cucine napoletane.
Servita calda, con un filo d’olio e un pizzico di pepe nero, la pasta e patate diventa un comfort food perfetto per le giornate fredde. Si conserva bene anche il giorno dopo e, anzi, il riposo ne esalta il sapore. È la prova che la cucina di casa, con pochi ingredienti e tanto cuore, può regalare piatti che non hanno bisogno di effetti speciali. Solo tempo, cura e il piacere di condividere a tavola ciò che sa di buono e di vero.
