Casa calda senza sprechi | Come settare al meglio i termosifoni e l’acqua: l’errore sul termostato che ti fa perdere soldi a profusione
Termosifoni (Freepik) - Alganews
ENEA torna a spiegare come ottimizzare il riscaldamento domestico: temperatura, orari e mandata dell’acqua fanno la differenza tra comfort e spreco. Attenzione al cronotermostato, l’errore più comune è proprio lì.
Con l’arrivo dei primi freddi, milioni di famiglie riaccendono i termosifoni. Ma non sempre il calore di casa corrisponde a un uso efficiente dell’impianto. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha pubblicato una nuova guida con dieci consigli pratici per ridurre i consumi senza sacrificare il benessere domestico. I suggerimenti spaziano dalla regolazione della temperatura alla gestione del cronotermostato, passando per la manutenzione e il corretto settaggio della mandata dell’acqua calda. Tutto per evitare sprechi e tagliare le bollette del gas, che restano tra le voci più pesanti del bilancio familiare.
Secondo gli esperti, la chiave è imparare a “leggere” il proprio impianto: ogni grado in più impostato in casa significa fino al 7% di consumo aggiuntivo. Un uso consapevole del cronotermostato e dei radiatori può ridurre la spesa fino al 15-20%, senza perdere comfort. Il segreto, spiegano da ENEA, è nel bilanciamento tra temperatura ambiente, orari di accensione e temperatura di mandata dell’acqua, troppo spesso impostata in modo errato.
Temperature corrette e mandata dell’acqua
ENEA consiglia di mantenere la temperatura interna attorno ai 19-20 gradi, limite ottimale per la salute e il risparmio energetico. Nelle ore notturne o in caso di assenza da casa, è sufficiente abbassarla di due o tre gradi, evitando di spegnere del tutto l’impianto: il calore disperso dalle pareti costringerebbe a un consumo maggiore per riportare l’ambiente a temperatura. Anche la mandata dell’acqua ai radiatori va regolata con attenzione: 60-65°C sono sufficienti nella maggior parte delle abitazioni. Temperature più alte non migliorano il comfort, ma fanno crescere le spese e riducono l’efficienza della caldaia.
Un errore frequente è lasciare il termostato impostato su valori troppo alti, nella convinzione che ciò riscaldi più in fretta. In realtà, la caldaia lavora sempre alla stessa potenza e la stanza raggiunge la temperatura desiderata solo in base alla dispersione termica. Meglio programmare gradualmente l’accensione, anticipando di poco l’orario in cui si rientra, e sfruttare l’inerzia termica dei materiali. Un impianto ben tarato consuma meno e mantiene stabile la temperatura, evitando i continui “picchi” che fanno salire la bolletta.
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Il cronotermostato: come usarlo senza errori
L’errore più comune, sottolinea ENEA, riguarda proprio la gestione del cronotermostato. Molti utenti lo impostano per accensioni troppo brevi o in fasce orarie sbagliate, creando oscillazioni che rendono meno efficiente la caldaia. L’impianto va programmato per mantenere una temperatura costante nei momenti di utilizzo effettivo, senza spegnimenti continui che costringono a nuove accensioni. Nei condomini con riscaldamento centralizzato, è utile coordinarsi con l’amministratore per evitare sovrapposizioni di orari e dispersioni.
Un’altra accortezza è evitare di coprire i termosifoni con tende o mobili: ostacolano la diffusione del calore e riducono il rendimento fino al 40%. Anche lo spurgo periodico dei radiatori, la verifica della pressione della caldaia e l’uso di valvole termostatiche regolabili sono azioni semplici ma decisive per ottenere il massimo dal proprio impianto. ENEA ricorda che efficienza significa comfort sostenibile: abitazioni più calde, bollette più leggere e meno emissioni in atmosfera. Con piccoli gesti quotidiani e un po’ di attenzione alla tecnologia, anche il calore di casa può diventare un alleato dell’ambiente e del risparmio.
