Gas: come fare l’autolettura in maniera valida e senza errori | Se mandi oltre questa data di novembre arriva la mazzata

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Gas (Pexels) - Alganews

ARERA ricorda che l’autolettura di novembre è decisiva per evitare conguagli e importi stimati: inviare il dato corretto nei tempi stabiliti significa controllare davvero quanto si paga.

Con l’arrivo dell’inverno, la bolletta del gas torna al centro delle attenzioni delle famiglie. Il consumo cresce, i riscaldamenti iniziano a lavorare a pieno regime e proprio in questo periodo ARERA sottolinea l’importanza dell’autolettura del contatore. Un semplice numero comunicato nei tempi previsti può determinare la differenza tra una bolletta precisa e un importo basato su stime poco aderenti alla realtà, spesso più elevato del necessario.

Le regole sull’autolettura restano chiare: è il cliente a poter fornire la misura effettiva del proprio consumo, evitando stime o conguagli che potrebbero arrivare mesi dopo. La lettura valida è solo quella entro la finestra indicata dal venditore, un dettaglio che molti ignorano e che porta alla mancata registrazione del dato inviato fuori tempo.

Quando inviare la lettura e come viene utilizzata dal venditore

ARERA, attraverso l’Atlante del Consumatore, ricorda che la lettura deve essere comunicata durante la specifica finestra temporale stabilita dal proprio fornitore. Non esiste un’unica data nazionale: ogni contratto prevede un periodo mensile o bimestrale in cui il numero può essere registrato correttamente nei sistemi.

Se la lettura arriva nei giorni giusti, il venditore la utilizza per calcolare la bolletta successiva, sostituendo la stima con il consumo reale. Questo evita sorprese e permette di seguire l’andamento del fabbisogno domestico durante i mesi più freddi. L’autolettura inviata fuori finestra, invece, non viene considerata valida e la bolletta continua a basarsi sui valori stimati, con il rischio di conguagli futuri.

Il numero che pesa in bolletta e cosa controllare sul contatore

Per una lettura corretta basta rilevare la cifra intera prima della virgola, ignorando gli zeri o i numeri decimali visualizzati nei display digitali. ARERA indica di comunicare solo i metri cubi effettivamente consumati, senza arrotondare. È importante verificare se il contatore è del tipo tradizionale o elettronico, perché nei nuovi modelli la visualizzazione può includere informazioni aggiuntive che non devono essere inviate.

Il numero comunicato rappresenta la base sulla quale verranno conteggiati i metri cubi fatturati. È qui che si gioca la parte più delicata, perché una lettura sbagliata o mancata può modificare l’importo finale, soprattutto nei mesi invernali in cui i consumi salgono rapidamente. Controllare il contatore almeno una volta al mese e inviare la misura entro la finestra del proprio venditore permette di mantenere la bolletta sotto controllo, evitando sorprese e garantendo che il costo rispecchi davvero ciò che è stato consumato.