L’ECONOMIA SPIETATA DELL’UE
Occhio, sta portando il Sud del continente alla miseriaSplendida inchiesta a più voci sulla Grecia del Corriere. La leggano quelli “che la Grecia è messa meglio di noi”, quelli del “chi è causa del suo mal…” : una devastante azione economica imposta dal’Ue e dal Fmi, subita soprattutto dalle città, come Atene e Salonicco, ma anche tutte le altre che producevano ricchezza, molto oltre le esigenze di cambiamento: hanno devastato il Paese.– A Noussa, per esempio, una delle più industriali dei Balcani, su 30mila abitanti 5mila hanno perso il lavoro. La città si è svuotata.– Le banche, in crisi di liquidità, non hanno potuto più concedere prestiti per anni (pochi anche oggi, a dire il vero), cosa che ha colpito forse i ceti parassitari, ma soprattutto ha dimezzato il ceto medio produttivo ovunque.– La crisi ha eliminato gli elementi parassitari, ma ha bruciato un quarto del Pil greco. Per questo la Grecia non sarà mai in gradi di ripagare il suo debito.– Se n’è andato all’estero un cittadino su 20. Nell’età più produttiva, uno su tre– i debiti e la disoccupazione stanno svuotando la Grecia– Solo le campagne sono rimaste a galla con l’agricoltura, anche autoprodotta e le isole grazie al turismo.Bastava che l’Europa muovesse un dito per evitare che la Grecia si riducesse alla miseria, il debito greco è molto alto rispetto ai parametri interni, ma è una sciocchezza nel quadro del bilancio europeo. La solidarietà non esiste, esiste invece la volontà di farla pagare nel modo più idiota, cioè di cibarsi di un cadavere, nella logica ferrea del neoliberismo a cui la sinistra non sa reagire. Per questo trionfa il populismo.
