COMMENTO AL CAMPIONATO: JUVE, PIETRA TOMBALE.SORPASSO MILAN, INTER ROMA DA INCUBO

COMMENTO AL CAMPIONATO: JUVE, PIETRA TOMBALE.SORPASSO MILAN, INTER ROMA DA INCUBO

La settima giornata di campionato conferma la Juve che entra ancora nella storia centrando il suo ottavo scudetto consecutivo, certo non serviva la vittoria e i tre punti per certificarlo, ma si può tranquillamente dire che i 16 punti di vantaggio, mettono più di una pietra tombale sul capitolo scudetto. La Juve fa la storia, ma… Unica imbattuta in Europa, vantaggio più largo su tutte le seconde, anche del PSG, miglior attacco e miglior difesa, insomma una corazzata imbattibile, in Italia. Perché, prima di fare i complimenti al Napoli che ha comunque giocato bene, si è battuto con ardore e onore, è stato pure sfortunato, e sicuramente gli episodi hanno determinato la sconfitta, la vera domanda di tutti gli sportivi italiani è quella delle cento pistole: basterà questa Juve a rimontare i due gol all’Atletico Madrid martedì prossimo nel ritorno di Champions? Qualche dubbio anche ieri, seppur vittoriosi, i bianconeri lo hanno destato: l’idea è che non abbiano una sufficiente intensità, l’idea è che ancora la forma non sia la migliore, l’idea è che anche Ronaldo non stia benissimo: insomma l’idea è che servirà una partita perfetta per avere la meglio della coriacea squadra di Simeone e che gli allenamenti che fanno nel campionato italiano non siano sufficientemente intensi.Speriamo sia solo un’idea. La Juve scrive la storia, gli otto campionati vinti consecutivi sono una cosa pazzesca, e il merito va riconosciuto ad Allegri e c., ma inutile negare che un eliminazione agli ottavi, oltre che una gran delusione, certificherebbe comunque una stagione fallimentare, perché il vero obiettivo quest’anno era quello e solo quello: la coppa con le grandi orecchie, e non una prematura eliminazione. Dicevamo del Napoli: non è bastato giocare meglio e assediare gli juventini nella loro metà campo per tutto il secondo tempo quando l inferiorità numerica era stata annullata : il rigore spedito da Insigne sul palo ha vanificato una prestazione eccellente e condannato Ancelotti alla sconfitta. L’episodio che determina la partita avviene al 24’ del primo tempo, un passaggio sbagliato all’indietro e Ronaldo che punta Meret, poi, ognuno la vede o la interpreta come crede: noi ci limitiamo a prendere in prestito le sagge parole di Ancelotti: episodio controverso, che avrebbe meritato, forse, una più attenta revisione: Rocchi invece decide da solo, vede l’uscita di Meret come disperata e pericolosa, constata l’intralcio che il suo corpo oppone a Ronaldo tanto da indurlo a cascare e questo basta: rosso e punizione dal limite che, sfortunatamente per i partenopei, Pjanic trasforma in rete alle spalle di Ospina appena entrato: e’ il primo gol su punizione per la Juventus in questo campionato, speriamo sia di buon auspicio. E per capire che non è giornata fortunata, due minuti dopo Zielinski mette sul palo la palla del possibile pareggio e poco dopo un colpo di testa sottomisura di Emre Chan carambola in quella di Albiol e termina in rete.Insomma per il Napoli è subito notte fonda, e bisogna dare merito agli azzurri di aver tenuto viva la partita, una volta ristabilita la parità numerica, anche se, come detto, l’errore di Insigne dal dischetto vanificherà poi tutto, per la classifica non sarebbe comunque cambiato nulla. La vera lotta, come anticipato la settimana scorsa, sarà fino alla fine per i due posti che rimangono in zona Champions con 4 squadre a battagliare.Il vero passo in avanti lo compie il Milan che batte, seppur con grande fatica e poco merito, il Sassuolo e corona una rimonta sull’Inter di ben 8 punti, ora è terza. La bella notizia per i rossoneri è l’impresa che ha fatto la squadra di Gattuso da Dicembre in poi, e la difesa che non prende più gol, la meno bella notizia sono le due ultime prestazioni, anche in Tim Cup, che sono apparse sotto tono e il risultato ha coperto diversi difetti che sono apparsi, e che prontamente Gattuso ha ammesso ed evidenziato. Una vittoria arrivata su autorete, con il palo colpito dal Sassuolo e la superiorità numerica scaturita da un tocco minimo di Consigli su Piatek che Valeri ha trasformato in rosso che poi ha pure confermato dopo essere stato chiamato alla review dall’ottimo Fabbri: Piatek cade qualche secondo dopo e l’ammonizione per simulazione forse sarebbe stata più giusta, ma dobbiamo accettare il giudizio arbitrale: una volta che rivede e conferma, diventa sua discrezionalità, anche se, a volte sembra assomigliare a testardaggine e cecità, come nel caso di Abisso la settimana prima a Firenze. A Milano comunque ride Sparta e piange Atene: l’Inter cade rovinosamente a Cagliari,che aggredisce da subito i neroazzurri segnando due reti e meritando la vittoria. Certo nel secondo tempo un po’ di sfortuna non è mancata: un palo, tre palle gol nitide, la mancata espulsione di Cigarini, già nel primo tempo, sono alibi anche veritieri, ma il vero problema o, se volete, la seconda domanda dalle cento pistole è: perché l’Inter pur avendo giocatori migliori gioca quasi sempre peggio delle squadre piccole che hanno giocatori sulla carta inferiori? Perché a Cagliari la mancanza di Icardi non si è proprio sentita: Martinez ha fatto gol e colpito un palo, di più difficile fare, certo i danni subiti a Firenze rimangono inestimabili, ma la prestazione deficitaria del primo tempo rimane ingiustificabile.E ora con il doppio turno in coppa e il derby, l’Inter si gioca la stagione, e il caso Icardi, ancora, non ha trovato una soluzione.Cose da Interismi. La Roma perde il derby, perde l’occasione per agganciare l’Inter e soprattutto perde la faccia: lo 0-3 subito dalla squadra di Inzaghi non ammette repliche.Imbarazzante l’approccio alla gara, imbarazzante la difesa che prima di Manolas ha sbandato, imbarazzante l’atteggiamento, insomma una sconfitta devastante che probabilmente sarebbe costata la panchina a Di Francesco se non ci fosse stato l’impegno imminente in Champions e che , comunque nel caso di eliminazione, difficilmente gli consentirà di conservarlo. Bene invece la Lazio, che pur con Immobile e Parolo a mezzo servizio, ha indovinato tutto, i progressi si erano già visti in coppa Italia con il Milan, gara che avrebbe meritato di vincere, e la vittoria la rilancia per la corsa ai primi quattro posti, anche perché dobbiamo ricordare che ha una partita in meno da giocare in casa con la non temibilissima Udinese. In zona Europa League passo importantissimo per Torino, Sampdoria e Atalanta, quest’ultima batte la Fiorentina al termine di una gara spettacolare, e rimonta la squadra di Pioli in virtù di un ritmo vertiginoso e delle giocate eccellenti.Il terzo gol messo a segno dalla squadra bergamasca, è da antologia, se serve un titolo lo chiameremo “ la grande bellezza.Gasperini riesce a far giocare la propria squadra sempre con un’intensità e una qualità eccellenti, le giocate di Ilicic e Papu Gomez sono da cineteca e vedere giocare l’Atalanta è veramente un piacere.La Fiorentina, seppur passata in vantaggio deve solo inchinarsi e anche preoccuparsi in vista del ritorno di Tim Cup, perché soprattutto a Bergamo, l’Atalanta mette sotto tutti, e le giocate di un grandissimo Chiesa non sono bastate a Pioli per arginare l’onda neroazzura. Crediamo che qualche squadra di vertice, dovrebbe cominciare a pensare seriamente ad affidare la squadra a Gasperini, quello che sta ottenendo a Bergamo è veramente eccezionale e meriterebbe scenari più prestigiosi. Il Torino piega a fatica un buon Chievo, solo nell’ultimo quarto d’ora, grazie ad un gran gol di Belotti, ma era da tempo che in casa granata non vedevano una solidità difensiva così marcata e Sirigu si appresta a battere record di imbattibilita’ insperati.La Sampdoria vince a Ferrara, grazie anche ad un grandissimo Quagliarella che fa doppietta e ad un interpretazione cervellotica del Var Manganiello che richiama Pasqua alla review e coglie un fuorigioco di posizione più che passivo e fa annullare inopinatamente un bel gol di Floccari, e a Ferrara metà stadio se ne va per protesta. In zona salvezza l’Udinese vince lo scontro diretto con il Bologna e inguaia Mihajilovic che per ora non è riuscito a cambiare la classifica del Bologna ed ad invertire la marcia, che la vittoria di San Siro, aveva fatto sperare, e ora la situazione diventa quasi disperata. Il Cagliari compie l’impresa di battere l’Inter e si allontana, l’Arena è sempre territorio di caccia dei sardi, L’Empoli e il Frosinone colgono due preziosi pareggi, i toscani dopo una gara rocambolesca e un 3-3 scoppiettante, dove erano andati tre volte in svantaggio contro il sempre temibile Parma che comunque si mantiene in zone tranquille, così come il Genoa che non riesce ad avere la meglio di un Frosinone in inferiorità numerica. Adesso le coppe e la curiosità di vedere se domenica Di Francesco sarà ancora sulla panchina della Roma.Dipenderà dal Porto.