ANCHE LE PIANTE HANNO UNA VOCE

ANCHE LE PIANTE HANNO UNA VOCE

Leggendo, in quel luogo della libertà e della prigionia di questi nostri tempi moderni che è internet, di un albero millenario, che si trova a Steinfurt, in Germania, un tiglio dalla chioma tanto ampia che è stato necessario costruire un’impalcatura che la sostenga. L’albero della danza, lo chiamano, perché all’ombra della sua chioma si svolgono da sempre balli e feste. Ma quale danza all’ombra dei nostri alberi?Leggendo… dei trecento alberi storici abbattuti sui viali di Firenze…dei cinquanta pini tagliati a Burgio, (da ignoti, questi, e sembra si tratti di intimidazione)… dei quattromila metri quadrati di bosco nel polmone verde del Santa Maria della Misericordia, a Udine, cedri, abeti e acacie, che dovranno far posto al cantiere per il nuovo ospedale… L’elenco delle stragi di alberi, vittime della nostra “civiltà” e delle nostre infamie, alle quali qua e là vanamente si oppongono cittadini e associazioni, sarebbe infinito… Sapevate che le piante hanno una voce? E’ una melodia che nasce dal movimento della linfa, che alcuni scienziati hanno registrato. Una voce che parla di giorno, e si affievolisce col sonno della notte… Ma oggi sembra, questa voce, lamento, come di violino scordato, proprio come quello che suonava la Morte nella danza macabra ispirata al tema di goetiana memoria. Un suono che sa di pianto.Stiamo uccidendo gli alberi, perché la nostra arroganza non vuole sentirne la voce profonda, che parla di un’intelligenza vegetale da cui dovremmo invece prendere esempio.