FEDERICA, DISCRIMINATA PERCHE’ IN SOVRAPPESO

FEDERICA, DISCRIMINATA PERCHE’ IN SOVRAPPESO

800 currila inviati in due anni: silenzio risposte evasive rifiuti netti è il risultatoottenuto da Federica per ottenere un colloquio di lavoro. Nonostante il settore della ristorazione sia sempre alla ricerca di personale qualificato e Federica lo sia da tempo. Ha titoli ed esperienza ma la ruota della fortuna proprio non vuol saperne di girare dalla sua parte.Ogni colloquio si ripete con lo stesso rituale: fugace stretta di mano a cui segue un immediato sguardo dalla testa ai piedi che manco i raggi X, scuotimento del capo in senso di diniego, il classico“le faremo sapere”, quando va di lusso, ben sapendo che quella risposta non le arriverà mai. Federica è giovane, ha appena 25 anni e come ogni ragazza della sua età ha tanti sogni da realizzare. Crearsi una famiglia, svolgere il suo lavoro con dedizione e professionalità, ritagliarsi uno spazio in questo mondo dove sempre più le apparenze la fanno da padrona sulla sostanza, l’immagine sull’essere. Federica è simpatica, occhiali da intellettuale, verve da vendere. Quando deve acquistare un capo di abbigliamento, dopo aver scelto modello e colore, chiede se è disponibile la taglia XL, o la XXL che forse le calza ancora meglio. E’ una taglia forte o, come si dice più elegantemente oggi, una donna curvy, dalle forme generose. Curve che farebbero impazzire molti uomini ma non, a quanto pare i datori di lavoro ai quali invia i suoi CV che, spesso, dopo aver gettato l’occhio sull’immagine allegata, archiviano come spam. L’ultimo colloquio, un vero affronto. La proprietaria di un ristorante nel riceverla la squadra da capo a piedi soppesando ogni grammo del suo essere. Poi la sentenza: “Non vai bene, non credo che saresti abbastanza veloce fra i tavoli”.Superflua ogni prova pratica per verificarne le competenze. A nulla vale l’esperienza di cameriera di sala qual è Federica, abituata a destreggiarsi con ben 250 coperti. Un duro colpo per l’autostima. Una discriminazione in piena regola. L’ennesima di questa estate che volge al termine. Come dimenticare quell’altro ristoratore di Cervia che licenzia con un sms, dopo aver visto la foto tessera allegata ai documenti, il cameriere perché di“colore”assunto via mail qualche giorno prima? Sono solo due esempi, resi noti dalla stampa, ma tanti tantissimi altri si consumano nell’indifferenza generale di gente troppo presa a pensare solo ed esclusivamente a se stessa. Pronta ad indignarsi soltanto quando è lui o lei il bersaglio di turno