FISCO AMICO. UNA STORIA KAFKIANA

FISCO AMICO. UNA STORIA KAFKIANA

Per il ciclo “Le sfighe non arrivano mai sole” abbiamo il capitolo Fisco Amico. Scenario: volevo vendere la mia macchina per avere liquidità, dunque faccio una visura alla targa per sicurezza. Non so perché, ho avuto la sensazione di doverla fare. E infatti ho fatto bene, visto che ho scoperto di avere un fermo amministrativo per 6.800 euro di cui non sapevo assolutamente nulla. Mai ricevuto un avviso, una cartella, un sollecito. Sono caduta letteralmente dalle nuvole. Per capire cosa fosse successo, mi reco stamattina all’Agenzia delle Entrate vicino a casa. Eh no, però, non va bene, mi spiegano che devo andare in ex Equitalia, ovvero All’Agenzia delle Entrate – Riscossione, per prendere visione degli atti iscritti a ruolo e farmi dire che cosa sia successo. Mi mandano dunque in Bicocca, dall’altra parte della città. Arrivo, faccio la fila e dopo un po’ mi trovo al cospetto della signora che mi spiegherà che sono cartelle accumulate nel corso degli anni, tanti anni. Ricado dalle nuvole. Le spiego di non aver mai ricevuto nulla e di aver scoperto tutto per un caso fortuito, chiamiamolo così. Risaliamo all’atto di notifica e scopro sostanzialmente l’arcano: la cartella del fermo mi fu notificata nel marzo del 2016 a un indirizzo in cui risiedevo oltre 6 anni fa. In qualità di destinatario sconosciuto, la cartella viene depositata in casa comunale senza che io ne sappia nulla e questo per legge perfeziona la notifica. Dunque io, contribuente di Schroedinger, sono allo stesso tempo un destinatario sconosciuto ma anche informato della cartella, per una sorta di finzione giuridica. La cosa kafkiana di tutta questa vicenda è che quando decisi di tornare a casa dopo quell’anno passato in condivisione feci subito il cambio di residenza, tanto che arrivò anche il messo comunale a verificare il mio trasferimento. Io risulto in tutti i documenti residente al mio attuale indirizzo, la mia tessera elettorale riporta il mio attuale indirizzo, il libretto della mia macchina venne aggiornato all’epoca con il mio attuale indirizzo, i miei contratti riportano tutti il mio attuale indirizzo, indirizzo che però ho scoperto oggi, dopo ben 6 anni, incomprensibilmente non risulta nè al Fisco, né al comune di Milano. Nessuno mi ha saputo spiegare come sia stato possibile, mi hanno solo detto che dovrei fare il giro delle 7 chiese per comunicare a tutti gli enti il problema. Come se non c’avessi nulla da fare tutto il giorno. Nota a margine: siccome sono una persona corretta, non appena scoperto tutto ho proceduto con la rateazione del debito. Da 6800 euro, nel giro di cinque minuti il debito è salito a 7300. Grazie. Io non so che tipo di amici abbia chi ha ideato lo slogan “Fisco amico”, però, ecco, io mi sentirei di dirgli che forse ha degli amici un po’ tanto stronzi.