LE BANCHE ITALIANE SONO STATE SALVATE MA GLI INVESTITORI SONO STATI TRUFFATI

LE BANCHE ITALIANE SONO STATE SALVATE MA GLI INVESTITORI SONO STATI TRUFFATI

Quello che sta emergendo è il conto della doppia recessione 2008-2013, amplificato nel suo potere distruttivo da decenni di malagestio del sistema pubblico e privato. Le banche avrebbero potuto essere gestite correttamente, nell’interesse degli stakeholder e di un sistema economico sano. Invece i potentati locali, subentrati allo Stato con le privatizzazioni, hanno seguito la stessa rotta contestata al precedente proprietario pubblico: hanno barattato l’erogazione di denaro con il consenso. Sinché ha funzionato nessuno ha detto niente, nonostante le crepe sempre più evidenti. Le autorità di vigilanza hanno girato lo sguardo altrove. Con la crisi il credito facile si è trasformato in sofferenze. Le banche avrebbero potuto e dovuto intervenire internamente e direttamente sui clienti. Ma questo avrebbe significato perdere consensi. Così si é scelto di non intervenire, con la più classica delle mosse all’italiana: la melina, il traccheggio, la polvere nascosta sotto il tappeto. Sinché non è stato troppo tardi. Ora le sofferenze sono cedute a terzi che faranno il “lavoro sporco” di inseguire i debitori. E qualcuno così potrà ancora presentarsi come il manager socialmente responsabile: sulla pelle del salasso pagato dagli stakeholder.La spartizione è semplice: con i soldi pubblici da sinistra si é “salvato” Mps, da destra Vicenza e Veneto Banca. Il tutto sulle spalle di centinaia di migliaia di piccoli investitori truffati, oggetto di riprofilature Mifid opportunistiche, di vendite di azioni su prospetti falsati, di collocamento di subordinati irregolare. Banca d’Italia e Consob non hanno svolto i loro doveri di vigilanza. Al contrario, hanno girato lo sguardo di fronte a denunce circostanziate e a evidenti irregolarità. Si è distrutto risparmio di privati per decine di miliardi di euro redistribuiti agli “amici degli amici” che sedevano nei cda e nella Fondazione, sotto forma di impieghi non giustificati e vere e proprie dissipazioni. L’azione penale tarda e le prescrizioni sono dietro l’angolo. Addirittura i reati più gravi non sono perseguibili perché non si é deciso di seguire le procedure fallimentari.E con i decreti ad hoc si è coperto il tutto dello scudo della legge.Ricordatevelo quando andrete a votare.Questa, non l’immigrazione, è la cancrena che distrugge l’Italia.