LIBIA: LE NUOVE AUSCHWITZ. CON I NOSTRI SOLDI

LIBIA: LE NUOVE AUSCHWITZ. CON I NOSTRI SOLDI

Li abbiamo respinti, non arrivano più. Il pericolo dell’invasione islamica dell’Italia è scongiurato e poco importa che i musulmani fossero ben piccola parte dell’orda che assaliva le nostre coste.Abbiamo punito e messo a tacere le pericolose organizzazioni umanitarie che li soccorrevano in mare. Il Mediterraneo è tornato sicuro.Per noi.Ululano di gioia i vari Salvini, Di Maio e Minniti. La Mussolini inneggia a Minniti. ” Uno dei nostri”. E lui, il nostro ministro degli interni, di rincalzo vanta di aver salvato il paese da una drammatica frattura sociale che è invece in corso tra pestaggi di stato e linciaggi oramai prassi quotidiana ai danni dell’odiato straniero vista l’assoluta inadeguatezza delle politiche di accoglienza ed integrazione divenute semmai business per poche lobbies nostrane. Che importa, l’Europa è con noi, Macron, il presidente della Francia, responsabile di buona parte della tragedia africana da cui in tanti fuggono, in testa.Gli imprenditori della paura, come giustamente li chiama la Bonino, hanno portato a casa la loro sporca vittoria e attendono le urne prossime venture a sancire a suon di consensi il loro operato. E le loro menzogne.Con i soldi del contribuente, di tutti noi, abbiamo reso più conveniente dar la caccia ai migranti piuttosto che trafficarli. Paghiamo gli organizzatori dei traffici perchè non traffichino più e ci diano una mano nella protezione della fortezza Europa, della nostra civiltà.A difesa delle nostre bandiere, in Libia è caccia ai disperati. Milizie e bande armate proteggono i nostri confini. I loro lager si riempiono di donne, uomini e bambini. Estorsioni, torture, stupri, assassinii scandiscono il tempo infernale di centinaia di migliaia di esseri umani. Ma tranquilli, abbiamo chiesto trattamenti più umani pur sapendo che in quelle nuove Auschwitz nessuno può entrare e controllare. Terra di nessuno, lande dell’orrore. Sangue e lacrime che inondano le nostre mani.Nessuna delle grandi ragioni che hanno spinto e spingono alla fuga milioni di disperati è stata toccata. I dittatori amici restano al loro posto. Il neocolonialismo francese viene autorizzato a spedire altre migliaia di soldati per realizzare centri di smistamento tra chi può aver diritto allo status di profugo e chi no. Che c’entrano i soldati con tutto questo? Niente. Ma sono ottimi per ribadire a sud del Sahara le ragioni di chi comanda per davvero. E continuare a far affari e rapina di presente e futuro di intere popolazioni.Non oso pensare cosa accadrà in prossimità delle elezioni. I tagliagole cui ci siamo affidati alzeranno il prezzo e se non lo pagheremo riempiranno i barconi di umanità dolente e ce li spediranno.Spero solo di non sentir più nessuno affermare di essere per il cambiamento e contro i poteri forti. Li avete aiutati a stravincere. Per ora. Siete loro complici e cani da guardia dei loro interessi.