MIGRANTI. MAURIZIO AMBROSINI: ” NON C’E’ NESSUNA INVASIONE IN CORSO”

MIGRANTI. MAURIZIO  AMBROSINI: ” NON C’E’ NESSUNA INVASIONE IN CORSO”

Hannibalad portas? Neanche per idea. E nemmeno il terribileGengis Khan. O peggio ancoraAttila. Ergo: non ci sonobarbarieduntori– alias i migranti – in giro per il mondo, più o meno a noi vicino, che attentino alla nostra tranquillità. Diversamente da quel che fanno e dicono coloro che in casa nostra brandiscono le tesi leghiste in versione xenofoba e razzista accreditandole. Un clichè in sintonia con la credenza religiosa del Male, i migrati, opposto al Bene, gli italo-europeibrava gente. Non c’è nessuna invasione in corso, semmai è in atto la negazione dei diritti umani, come il diritto d’asilo, sanciti dalla Convenzione Internazionale di Ginevra che il nostro Paese ha a suo tempo sottoscritto: il rischio che si corre, questo sì reale e concreto, è non solo di dar voce ma legittimità alla narrazione inumana, xenofoba e razzista delle destre e in particolare della Lega, scandisce da Atene il docente di sociologia dei processi migratori dell’Università degli Studi di Milano,Maurizio Ambrosini, uno dei massimi esperti italiani di migrazioni, materia che e’ oggetto dei  suoi studi da vent’anni nonchè di diversi saggi di approfondimento. Critico con l’operato – dal codice di condotta delle Ong alla partecipazione alla missione internazionale in supporto alla Guardia Costiera libica – del Ministro dell’Interno,Marco Minnitiperla svolta negativaimpressa alla politica dell’immigrazione pur carente di un modello chiaro, il sociologo non registra rischi reali perla tenuta democratica del Paese,se non appunto l’uniformarsi alle narrazioni inumane, xenofobe, razziste di stampo leghista, che si innescano in quel sentimento diforte preoccupazione e crescente ansietàdi milioni di personegenerato dalla globalizzazione. Come dire, nella forsennata ricerca diun capro espiatoriodi tanta ineguaglianza e lacerazione dei dirittti,invece che con le elites finanziarie che presiedono alla globalizzazione, se la prendono con l’africano. In questo malsano clima culturale si è arrivati persino a spostare, con la complicità di governi, vedi la Libia, che non hanno riconosciuto i diritti umani sanciti nella Convenzione Internazionale di Ginevra, dal Mar Mediterraneo al deserto shariano i confini dell’Europa, notaAmbrosini. Insomma, si allarghino i confini, ma i disperati del mondo restino fuori, lontano dallo sguardo!Ma dov’è mai quest’invasione in corso?,si chiede ironico il sociologo.Si leggano i dati Onu sui rifugiati, aggiunge poi tutto d’uno fiato. Benissimo. Secondo l’Unhcr,l’Alto Commissariato dell’Onu,a giugno 2016, i rifugiati, coloro che fuggiti dai paesi perchè vittime di persecuzioni hanno ricevuto protezione in base alla Convenzione di Ginevra, erano16.515.190,di cui2.100.000si trovano in Europa –2.800.000nella sola Turchia – mentre i  restanti 2/3 sono distribuiti tra America, Asia e Africa. Per quel che riguardal’Italia, i rifugiati sono131.000che, sul totale della popolazione di 60 milioni, fanno il 2 per mille: in Svezia su una popolazione di 6 milioni, cioè 1/6 di quella italiana, sono 186mila ovvero il 50% in più che nel nostro paese e in Germania, 82milioni di abitanti, sono 478mila quasi 4 volte quelli presenti in Italia. Ecco dimostrato che non c’èalcunainvasionein corso,concludeAmbrosini, semmai ci sarebbe da rigettare le tesi inumane, xenofobe e razziste delle destre e dei leghisti in particolare e non farle proprie!