UNA NUOVA, PESSIMA LEGGE SUI PARCHI E LE AREE PROTETTE

La nuova legge sui parchi e le aree protette è pessima. Passata con 249 voti, 115 contrari e 2 astenuti.Vediamo perché è pessima.A presidenti e direttori, cioè a chi governerà i parchi, non sarà più richiesta alcuna competenza scientifica. I presidenti saranno nominati dal ministro e dalle Regioni (cioè dai politici). La metà dei membri dei consigli direttivi sarà scelta dalle amministrazioni comunali, un quarto saranno sindaci, ci saranno anche gli agricoltori.È ovvio che si apra la strada a speculazioni di ogni tipo, e della salvaguardia dell’ambiente ci si sia dimenticati. Si potrà trivellare pagando royalties, si apre alla caccia col pretesto del “controllo” degli ungolati. E non basta.Le aree marine protette vengono considerate marginali, dunque private di fondi. E non basta.Il delta del Po, area che l’Unesco ha dichiarato prioritaria e rientra nella Convenzione di Ramsar sugli uccelli migratori, ora è spezzettata in tre province con diverse gestioni.WWF e LIPU sono infuriati, parlano di «una delle pagine più grigie della legislazione ambientare italiana». Ma ho paura che nulla potranno fare.249 voti favorevoli alla Camera. Chissà perché. Temo che qualunque supposizione possa essere considerata calunniosa e diffamatoria, quindi mi astengo e rifletto in silenzio.