DUE STUDENTI DI VERONA UCCISI DAL KILLER SILENZIOSO: IL MONOSSIDO DI CARBONIO

Il killer silenzioso ha colpito ancora. Non parliamo di un pericoloso omicida che miete vittime per vedere l’effetto che fa ma di un elemento altrettanto pericoloso e molte volte letale: il monossido di carbonio. Un gas velenoso e particolarmente insidioso in quanto inodore, incolore e insapore.Le prime vittime del nuovo anno due studenti vicentini,avvelenati dalle esalazioni del potente gas sprigionate da un braciere acceso per riscaldare la stanza in cui dormivano. La tragedia è avvenuta a Ferrara Monte Baldo in provincia di Verona, un piccolo borgo di montagna abitato da 300 anime. Luca e Alex, avevano accettato l’invito di una loro amica per salutare l’arrivo del nuovo anno immersi nella natura, lontani dagli schiamazzi delle grandi città. Sarebbero stati in quattro, in quello chalet, a loro tre si sarebbe aggiunta un’altra ragazza. Trascorrere allegramente le serate non sarebbe stato un problema per i quattro studenti ventenni, erano tanti gli interessi comuni e grande la voglia di stare insieme. E quella notte, la 1^ del nuovo anno avevano fatto bisboccia fino alle 4 del mattino.Le temperature, inclementi in tutta Italia, in montagna erano particolarmente rigideed il termosifone elettrico assolutamente insufficiente per scaldare l’ambiente.Cosi decidono di riempire di braci un secchioe di metterlo in camera per rendere più mite la temperatura ormai sotto lo zero. Un ultimo brindisi e poi a letto, l’indomani mattina avrebbero fatto delle lunghe passeggiate nei boschi. Per Luca e Alex però il destino ha deciso diversamente. Le due ragazze, al mattino, non vedendoli all’orario stabilito si sono recate nella loro camera ma per loro non c’era più niente da fare:il fumo provocato dalle braci lentamente ma inesorabilmente è stato fatale per i due giovani. Alle ragazze non è rimasto che avvisare le forze dell’ordine che ne hanno confermato il decesso. Tragedie come queste si ripetono puntuali ogni anno, soprattutto di questi tempi. Oltra ai due studenti, il monossido ha ucciso, nei giorni scorsi, un anziano di 77 a Ventimiglia ed un altro di 67 a Cuneo. Decine sono le persone rimaste intossicate che hanno fatto ricorso alla camera iperbarica. Ma cos’è esattamente il monossido di carbonio? L’ossido di carbonio (CO) è un inquinante molto insidioso, soprattutto nei luoghi chiusi dove si può accumulare in concentrazioni letali. Tali situazioni sono purtroppo frequenti e innumerevoli sono i casi di avvelenamento e gli incidenti anche mortali imputabili alle stufe o agli scaldabagni difettosi o non controllati. Essendo il COincolore, insapore, inodore e non irritante,può causare morti accidentali senza che le vittime si rendano conto di quel che sta loro succedendo.Una volta respirato, il CO si lega all’emoglobina formando un composto che viene chiamato carbossiemoglobina. Questa sostanza, al contrario dell’emoglobina, non è in grado di garantire l’ossigenazione ai tessuti, in particolare al cervello ed al cuore. La morte sopravviene pertanto per asfissia.I primi sintomi dell’avvelenamento sono l’emicrania e un senso di vertigine, se avvertiti in tempo. Purtroppo il gas provoca anche sonnolenza e questo impedisce spesso alle vittime di percepire il pericolo e di scongiurarlo aerando il locale.Un killer silenzioso, appunto. Che uccide senza alcun preavviso.Con una predilezione per la stagione invernale. Quando scaldabagno, impianti di riscaldamento, stufe e camini funzionano a pieno regime, e in più, a causa del freddo, le finestre di casa sono spesso chiuse. Anzi sigillate, come quelle più moderne dotate di doppi vetri a prova di qualunque spiffero. Ragion per la quale, i decessi per intossicazione da CO, negli ultimi decenni, siano addirittura in aumento. Il pericolo incombe quando qualche impianto su citato è difettoso ole canne fumarie risultano essere intasate da qualche ostruzione che impedisce la regolare fuoriuscita dei fumi. Il monossido di carbonio viene infatti liberato nell’ambiente a causa di un processo di combustione incompleta dei combustibili organici (legno, carbone, olio e carburanti vari) provocando intossicazioni più o meno gravi e, qualche volta anche la morte.Non ci sono dati ufficiali sul numero di vittimeche il monossido di carbonio miete in Italia ogni anno, tuttavia sono consistenti anche se variabili: si tratta di centinaia di morti e di migliaia di persone ricoverate in ospedale per intossicazione. Una volta in ospedale la camera iperbarica è il trattamento spesso risolutivo dell’intossicazione da CO. Che fare per soccorrere una persona intossicata da CO? Le operazioni da fare sono molto semplici:aprire tutte le finestre per far entrare ossigeno nell’ambientee portare la persona che ha inalato il gas all’esterno somministrandogli, se possibile, ossigeno ad alta concentrazione. E naturalmente chiamare subito un’ambulanza. Tuttavia la prevenzione rimane sempre l’arma miglioreper scongiurare pericoli. Prevenzione che in questo caso sta a significare corretta manutenzione e corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento, assicurando l’adeguata ventilazione dei locali che ospitano gli apparecchi a combustione. Da non trascurare poi la pulitura dei camini e dei condotti di evacuazione dei gas che deve essere eseguita almeno una volta all’anno da operatori qualificati. Piccoli ma necessari accorgimenti dei quali però ci ricordiamo sempre troppo tardi.Veicolare le giuste informazioni può salvare più di una vita.Non stanchiamoci, parliamone