GRUPPO DI VISEGRAD: ESERCITAZIONI MILITARI CONGIUNTE PER FERMARE I MIGRANTI

GRUPPO DI VISEGRAD: ESERCITAZIONI MILITARI CONGIUNTE PER FERMARE I MIGRANTI

Dal prossimo 11 settembre e per cinque giorni, presso l’area di addestramento militare di Allentsteig, nel distretto di Zwettl, in Bassa Austria, a circa un’ora e mezza da Vienna e mezz’ora dalla frontiera della Repubblica Ceca, è prevista un’esercitazione militare congiunta composta oltre all’Austria, dai vicini dell’Europa orientale, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e la Croazia. Secondo il Kurier, quotidiano di informazione, il ministro della difesa austriaco Hans Peter Doskozil ha invitato le altre cnque nazioni ad unirsi ai 2200 soldati della frontiera austriaca per una prova di pattugliamento delle frontiere, prevista nel progetto della cosiddetta cooperazione di difesa centrale europea (CEDC). Le esercitazioni dei sei paesi membri sono state concordate tra i loro vari ministeri della difesa nel mese di giugno, in un incontro a Praga. La tempistica non è casuale, due anni fa una lunga coda di migranti partendo dalla Turchia, arrivò in Grecia attraversando tutti i paesi fino ad arrivare in Germania. Le nazioni che si opposero all’ingresso del cordone umano nel loro territorio erano proprio queste nazioni che, anzi, in barba a qualsiasi concetto umano, espressero la volontà di costruire un muro per sbarrare le frontiere. Ora, con le recenti vicissitudini lungo le coste libiche e la politica di sbarramento delle partenze con i barconi, attraverso il Mediterraneo, i paesi che poco tempo fa invocavano il muro, prevedono una nuova ondata per la rotta balcanica. Evidentemente questa volta non vogliono farsi trovare impreparati e si stanno organizzando. Infatti, le manovre militari in previsione alla metà di settembre, a cui partecipano con 160 soldati la Repubblica Ceca e Ungheria, mentre Slovenia, Croazia e Slovacchia vi prendono parte come osservatori, hanno l’obiettivo di garantire che un nuovo, possibile, esodo di profughi non oltrepassi le frontiere.“Questo è il motivo per cui i militari, sono impegnati in esercitazioni. Per dare un contributo significativo alla riduzione dell’immigrazione illegale. – Afferma il ministro Doskozil – Dalla Grecia i profughi sono in aumento e nessuno sa cosa succederà con la Turchia”.Dal momento che l’Unione europea non ha ancora stabilito una missione civile-militare delle frontiere esterne, questi paesi hanno deciso di cooperare insieme per contrastare il flusso migratorio. La situazione è particolarmente delicata perché alcuni stati nell’area dell’est Europa sono chiamati al voto tra poco tempo, il 15 ottobre elezioni anticipate in Austria, il 20 e 21 ottobre in Repubblica Ceca, e, il 24 settembre in Germania.Da tempo nelle zone dell’Est c’è un certo fermento, che ha dato vita al “gruppo di Visegrad”, con quattro nazioni che si oppongono alla richiesta europea di accoglienza dei migranti.Ma già nei primi mesi del 2015 i ministri di Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia firmarono una dichiarazione con l’annuncio dell’istituzione del “Triangolo di Slavkov”, con il programma di collaborare insieme su diversi settori, come paesi del confine europeo.