CARO GRILLO, TRATTARE E’ QUASI SEMPRE UTILE, PERFINO CON I NAZISTI. FIGURIAMOCI COL PD

CARO GRILLO, TRATTARE E’ QUASI SEMPRE UTILE, PERFINO CON I NAZISTI. FIGURIAMOCI COL PD

Quando la Danimarca fu invasa dai nazisti il popolo danese aveva un senso della cooperazione e della solidarietà unico. E un re che non era certo un Savoia. Christian Xgestì la situazione sfruttando appieno una visione del mondo sapiente e illuminata. Innanzi tutto decise di firmare la resa immediatamente.A qualcuno sembrerà un gesto di vigliaccheria ma fu invece realismo: evitò il massacro del suo piccolo esercito.Dopodiché non fuggì in esilio come altri monarchi europei, ma restòal suo postoiniziando un’estenuante e irriducibile trattativa con l’esercito occupante e riuscendo a strappare grandi concessioni. Ad esempio, il parlamento danese continuò la sua attività. I nazisti capirono subito che il re aveva il totale appoggio della popolazione e che il fatto che i Danesi si fossero arresi non voleva dire che se si incazzavano non avrebbero potuto creare seri problemi.I Danesi dal canto loro iniziarono una durissima resistenza passiva. Simbolo di questa lotta era proprio Christian X, che ogni domenica usciva dal suo palazzo a cavallo per compiere una lunga passeggiata per Copenhagen.Era alto un metro e 98 centimetri e montava un cavallo enorme. Era sempre da solo, senza nessuna scorta e tutta la popolazione della città scendeva in strada facendo ala al suo passaggio. Una dimostrazione muta di determinazione e di compattezza. Divenne famoso il dialogotra un ragazzo e un ufficiale nazistache disse: “Il vostro re è pazzo! Va in giro senza scorta.” E il ragazzo rispose: “Tutti i Danesi sono la sua scorta!”E quando i Tedeschi misero la bandiera nazista sul parlamento danese il re convocò il loro generale e disse: “Togliete la vostra bandiera dal nostro parlamento!” Il nazista si rifiutò. Il re disse: “Allora la toglierà un soldato danese.” E il generale: “Allora noi lo ammazzeremo.” E Christian X: “Dubito che lo farete, perché quel soldato sarò io.” E la bandiera fu ammainata.E quando i tedeschi imposero agli ebrei di portare cucita sui vestiti la stella di David il re la cucì anche sulla sua giacca.I tedeschi sentivano che non conveniva fare i duri con i Danesi. Allora provarono perfino a organizzare un partito nazista danese e a presentarsi alle elezioni, ma presero solo una manciata di voti. Quando poi, nel settembre del 1943, Christian X si rese conto che i nazisti stavano per catturare e deportare gli ebrei organizzòla loro fuga in massa, contemporaneamente in una notte. Li nascosero e organizzarono unaflotta di pescherecci svedesi che li fece fuggire, finanziando questa gigantesca operazione logistica con una colletta effettuata in tutte le chiese del Paese. Degli 8.387 ebrei presenti in Danimarca ne vennero salvati 7.906, vennero catturati  481 ebrei, per lo più rifugiati da altri paesi e quindi sconosciuti ai danesi.Ma a questo punto il re non si arrese all’idea che quei 481 ebrei fossero ammazzati e iniziò una trattativa a oltranza con i nazisti. Riuscirono così addirittura a effettuare ispezioni nei campi dove gli ebrei danesi erano prigionieri, costringendo i nazisti a creare un campo nel quale le condizioni di vita erano meno disumane. La Croce Rossa danese poi riforniva regolarmente gli internati di cibo e vestiti.Contemporaneamente i nazisti inasprirono la loro occupazione insediando un governo fantoccio. Iniziò allora la resistenza basata susabotaggi e scioperi. Tra l’altro il grosso della marina danese fuggì in Svezia, il resto delle navi furono affondate perché non potessero essere utilizzate dai nazisti. Molti danesi pagarono con la vita la loro resistenza non armata ai nazisti scrivendo pagine di grande eroismo.Il 2 aprile 1945 una colonna di mezzi danesi e svedesi, ventitré autobus, sei camion, una cucina da campo e tre auto, partirono per il campo di concentramento di Neuengamme, il 12 aprile raggiunsero il campo di  Theresienstadt, in totale caricarono423 ebreiche riportarono vivi in Danimarca. Alla fine della guerra degli 8.387 ebrei presenti in Danimarca al momento dell’occupazione 58 erano stati uccisi,  8.329 erano stati salvati.E la piccola Danimarca non aveva mai smesso di essere unaspina nel fianco dell’impero nazista. Trattare è quasi sempre utile. Perfino con i nazisti, figuriamoci col Pd.