COSA ACCADE NELLA STRISCIA DI GAZA TRA IL SILENZIO IMPOTENTE DEL MONDO?

COSA ACCADE NELLA STRISCIA DI GAZA TRA IL SILENZIO IMPOTENTE DEL MONDO?

Quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza da giorni, è inconcepibile: Israele schiera dei “tiratori scelti” per fare il tiro al bersaglio, con licenza diuccidere, sui palestinesi che al di là del vallo di confine con lo Stato ebraico, manifestano esprimendo la loro rabbia, e insieme il loro diritto a tornare sulle terre espropriate dall’invasore. Quello che sta accadendo è osceno, semplicemente. Una tepida risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, è stata bloccata dal veto degli Usa, come sempre. Il governo degli occupanti sionisti può dormire sonni tranquilli fin tanto che avrà l’appoggio incondizionato di Washington. E’ vero, ci sono altre situazioni di crisi internazionale: c’è la Siria, c’è l’Ucraina e il Donbass, c’è il golpe brasiliano che arriva alle sue conseguenze estreme, con l’arresto di Lula, c’è la guerra dell’Arabia Saudita allo Yemen, ci sono due dittatori che agiscono indisturbati come Erdogan e Al Sisi, ma il mio cuore batte soprattutto, e sanguina, per Gaza, per l’ingiustizia patita dal popolo palestinese, da ormai settant’anni, una ingiustizia che oltre ad esprimersi in quotidiana sopraffazione e ingiustizia, in continua prepotenza e discriminazione, si macchia di sangue, regolarmente. Ieri è stato celebrato il funerale di un fotoreporter trentenne, Yasser Murtaja. Il fratello Motazem che lo ha visto cadere ha testimoniato: “Yasser è andato avanti per riprendere meglio e mostrare al mondo cosa succedeva. Un proiettile lo ha colpito allo stomaco ed è uscito dalla schiena. Dopo sette ore in terapia intensiva, è morto”. Quousque tandem? Fino a quando il mondo dovrà sopportare, in  silenzio impotente?