GIOTTO ED IL FRATE ORIENTALE

In quel mirabile caleidoscopio di colori resi soft dai secoli, fra tutte quelle mirabili forme era almeno una ventina di minuti che cercavo quella scena. La decima scena delle ventotto dipinte da Giotto nella basilica superiore di Assisi. Per la verità avevo cercato anche nella Basilica inferiore, non ricordavo assolutamente dove si trovasse.– Mario, prendiamo una guida elettronica – mi ha detto Lisa.Si è avvicinata a quel baracchino pieno di aggeggini con auricolari chiedendo al frate. Da lontano mi sono accorto che non parlava bene l’italiano. Era orientale, non so bene se cinese, vietnamita, coreano od altro. A me sembrano tutti uguali. Mi sono avvicinato e solo allora ho visto proprio sopra la sua postazione la decima scena che cercavo. Quella dove Francesco caccia i diavoli da Arezzo. Ho preso il telefonino per scattare una foto, nonostante sapessi, per i richiami avuti in precedenza, che non si poteva.– No foto – mi ha detto il frate orientale.Nonostante gli occhi a mandorla era comunque un frate vero! Mi facevano sentire sensazione di freddo i suoi piedi nudi con i semplici calzari francescani.Ho cercato di spiegarmi indicando la scena dei diavoli.Ma non capiva.This is Arezzo, my town – gli ho detto – can I make a photo? –Si è guardato in giro e poi mi ha detto: – only one, please. –E si è messo a guardare la scena di Giotto come se la guardasse per la prima volta. La guardava davvero con curiosità.– That on the left is the old cathedral of my town, on the right is the hill of Pionta where was the devils – gli ho detto.Per la verità avevo scattato quattro o cinque foto, una anche con lui e la sua postazione di guide elettroniche.– Please cancel-Mi ha concesso di lasciarne solo una.Stavo andandomene quando mi si è ancora rivolto:– Arezzo, your city, was full of bad men? –– No, not bad man, only “botoli ringhiosi”-– What is bottli and rengliosi? –– A definition of Dante for the inhabitants of Arezzo –– Dante was “amigo” of Giotto? –– Oh yes Dante e Giotto were great friends –– Ciao – mi ha detto con il suo grande e sincero sorriso orientale.