L’AUTONOMIA CENTRALIZZATA DEL M5STELLE

Questa è bella. In Val d’Aosta il M5S inizia la campagna elettorale centrandola sul classico tema del movimento, l’onestà. Tutto pronto manifesti compresi. Poi tutto cambia, l’idea forza non sarà più l’onestà, ma l’autonomia. Un cambiamento in corsa che, visto l’argomento, farebbe pensare ad una spinta nata dalla base valdostana del movimento, da una sua pulsione verso l’autonomia (poi in Val d’Aosta più autonomia di quella che hanno, con tutti i soldini che procura, chissà cosa vorrà dire: ficcare la Val d’Aosta in un vicolo cieco com’è successo alla Catalogna? Invece no. Non è dai gialli valligiani che e è arrivata l’inversione di marcia. E’ dalla Capitale, l’immagine per eccellenza del centralismo, che è partito l’ordine di non puntare ” su onestà e trasparenza, che in Val d’Aosta hanno poca presa, ma sull’autonomia, l’unica cosa che interessa ai valligiani”. E loro, gli onesti grillini vallgiani, pronti ad ubbidire: In nome dell’onestà? No. In nome dell’autonomia centralizzata; perché, come ha detto uno di loro che non ha molta stima degli abitanti della valle, ai valdostani “interessa più l’autonomia che l’onestà”.