SACKO, IL 30ENNE UCCISO NEL VIBONESE, ERA UN ATTIVISTA DEL SINDACATO

Mentre Salvini e Di Maio continuano a parlare di vitalizi e migranti da cacciare, a Vibo hanno fatto la caccia contro un migrante impegnato nel sindacato per difendere i diritti dei braccianti che volevano far passare per ladro. In un paese civile l’uccisione di un ragazzo sarebbe notizia da prima pagina, invece i giornali e i Tg, velocissimi ad allinearsi, ci fanno sapere che Salvini ha detto che il sindaco di Riace, che aiuta i migranti e ha fatto diventare Riace un esempio di convivenza, vale zero. “Soumaila Sacko, il 30enne del Mali ucciso nel Vibonese nel corso di una sparatoria era un attivista dell’Unione sindacale di base. Un ragazzo da sempre in prima fila nelle lotte sindacali per difendere i diritti dei braccianti agricoli sfruttati nella Piana di Gioia Tauro e costretti a vivere in condizioni fatiscenti nella tendopoli di San Ferdinando”