MARCO GALLO, INVESTIGATORE PRIVATO INDAGA SULLA MORTE DI SUA MOGLIE

Da tre anni sta lavorando all’indagine più difficile e complessa della sua vita: scoprire chi sono stati gli “assassini” di sua moglie. Perché di una cosa è fermamente convinto Marco Gallo, investigatore privato con la passione per il teatro e la poesia: Annamaria, la donna della sua vita e madre dei suoi cinque figli, non è morta per una fatalità ma per un errore umano in sala operatoria. Come si può morire dopo una banalissima operazione alla tiroide peraltro perfettamente riuscita ? Certo ora che l’inchiesta giudiziaria si è ufficialmente chiusa con l’archiviazione, pur lasciando dietro di se’ una serie di contraddizioni e perplessità, è ancora più complicato sostenere questa tesi accusatoria. Ma Marco non si arrende, va avanti. Con gli occhi tristi e lo sconforto nel cuore. D’altra parte non è stato lui, assieme al compianto avvocato Giuliana Scarpetta, a contribuire alla riapertura del caso di Elisa Claps fino a ritrovare i resti della povera sedicenne e ad assicurare alla giustizia il suo aguzzino, Danilo Restivo ? Marco l’ho incontrato qualche sera fa sul lungomare. Per me è sempre una gioia vederlo, in passato ci siamo fatti tante belle chiacchierate, in parte pubblicate sotto forma di interviste, su metodi e tendenze investigative. Da quando ha perso la moglie però è diventato diverso. Anche se cerca di non darlo a vedere, di non farlo pesare ma è evidente il macigno che si porta dietro, la consapevolezza amara che niente sarà più come prima. I figli ora sono grandi ma non al punto di non seguirli più. E l’assenza di una madre è dura da sopportare. Io Annamaria la conoscevo poco, so che lavorava in questura, faceva la poliziotta, era stimata e benvoluta da tutti. Marco ha una grande fede nel Signore e credo che sia questo a sostenerlo. Non so se riuscirà a far riaprire anche il caso di sua moglie, gli metteranno mille bastoni tra le ruote. Sappia però che su di me potrà sempre contare. Come giornalista ma soprattutto come amico.