A ORUMIE HANNO UCCISO UNA GIOVANE DONNA, AVEVA UCCISO IL MARITO

A ORUMIE HANNO UCCISO UNA GIOVANE DONNA, AVEVA UCCISO IL MARITO

DI EMILIO RADICEHo dormito a Orumie, mi ci sono svegliato, ho costeggiato il suo lago salato, ho scattato fotografie….è stato il mio primo giorno in Iran. A volte, sempre, il viaggio sfiora le cose come se attraversasse un profumo. La realtà ti colora di un’aria ma non si imprime, non vernicia in profondità, soprattutto è corrente. Ti lascia impressioni, ricordi ma poche cose che possano dirsi esperienze e pochissime conoscenze. Ieri a Orumie è stata impiccata una giovane donna che a 17 anni aveva ucciso il marito/padrone, o meglio, per quel che se ne sa, il marito/predone. E io penso al contrasto fra il mio andare nel sole e quei muri, quella prigione, che allora chiudeva una giovane vita a termine di giustizia, chiedendomi infine: a quante cose siamo noi paralleli, un sorriso ed un pianto, un dolore e una gioia, senza che la pialla dell’attenzione – della conoscenza – permetta che se ne raccolga un truciolo di consapevolezza? E quante volte siamo noi turisti ogni giorno, anche qui, nelle nostre strade? Bisogna porsele certe domande per essere non solo viaggiatori ma cittadini del mondo, per essere giusti. Anche la mia collega Tiziana Ciavardini, innamorata dell’Iran quanto e più di me, non ha eluso il problema, non ha fatto finta di non vedere. Ieri hanno ucciso una donna in Iran e lei lo ha gridato, indignata. Questo le permetterà – ci permetterà – di amare ancora quel Paese,difendendolo quando serve, criticandolo quando lo merita.